Sembrano feroci ma non mordono! Sono i cento lupi realizzati da uno dei maggiori artisti cinesi della scena contemporanea Liu Ruowang che fino al 26 ottobre invaderanno due piazze fiorentine: piazza Pitti e piazza Santissima Annunziata. La monumentale installazione si intitola ‘Lupi in arrivo’ e vuole far riflettere sul rapporto tra l’essere umano e la natura. I lupi che compongono questa installazione fronteggeranno due edifici emblematici del Rinascimento, Palazzo Pitti e lo Spedale degli Innocenti, dove il grande Filippo Brunelleschi ebbe modo di mettere in pratica la sua concezione dello spazio, delle proporzioni, del ritmo architettonico.
Il minaccioso branco di lupi plasmato da Liu Ruowang – composto da ben cento fusioni in ferro, ciascuna del peso di 280 kg – che sembra attaccare un impotente guerriero è un’allegoria della risposta della natura alle devastazioni e al comportamento predatorio dell’uomo nei confronti dell’ambiente. Ed è, nel contempo, una riflessione sui valori della civilizzazione, sulla grande incertezza in cui viviamo oggi resa ancor più evidente dai drammatici effetti del covid-19 e sugli effettivi rischi di un annientamento irreversibile del mondo attuale. Lupi in arrivo rappresenta quindi una critica nei confronti di un mondo votato all’autodistruzione e i lupi sono un appello disperato alla salvaguardia ambientale di tutto il pianeta.
Il progetto è stato ideato in occasione delle celebrazioni dei 50 anni di relazioni diplomatiche tra la Repubblica Italiana e la Repubblica Poplare Cinese – quest’ultima rappresentata dal Console Generale Weng Wengang – e reso possibile dalla collaborazione tra Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi e Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Firenze, che hanno messo a disposizione due spazi tra i più simbolici di Firenze.
sfoglia la galleryIl sindaco di Firenze Dario Nardella e l’assessore alla Cultura del Comune di Firenze Tommaso Sacchi: “I lupi ci attaccano o siamo piuttosto noi ad attaccarli? Può esserci invece un equilibrio durevole tra noi e loro e in generale tra uomo e natura? Questa imponente installazione che invade due delle piazze più suggestive e caratterizzanti di Firenze ci induce da un lato a riflettere sul rapporto ancestrale che ci lega alla parte più animalesca dell’uomo e dall’altro conferma Firenze come città d’elezione in Italia per l’arte pubblica: per noi è un onore e un dovere, pur in un momento economicamente difficile per gli effetti gravosi della pandemia che ci ha colpito, continuare nel solco tracciato negli ultimi anni dell’esposizione della migliore arte contemporanea in dialogo con l’anima rinascimentale della città”.
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt: “In Piazza Pitti, il branco di lupi che si accinge ad entrare nel palazzo attraverso il portone centrale ci ricorda immediatamente il cupo contrattacco della natura nel classico ‘Gli uccelli’ di Alfred Hitchcock, ma richiama alla nostra mente anche la recentissima esperienza di tante specie selvagge rientrate nella nostra città durante il recente lockdown. È la metafora del rapporto uomo/natura. Con la presenza dei lupi di Liu Ruowang nelle nostre piazze – lupi eleganti, dalla chioma cesellata come negli antichi bronzi cinesi – avremo molti mesi per pensare a come contribuire al rispetto degli equilibri del pianeta”.