Prosegue l’estate delle Caretta caretta in provincia di Livorno, con la nascita di altre 138 tartarughine tra il litorale piombinese e l‘Isola d’Elba.
Venerdì 25 agosto, intorno alle 21.30, 57 piccoli esemplari sono spuntati dalla sabbia e in processione hanno cominciato a raggiungere il mare, lasciando le tracce sulla battigia sulla spiaggia dello Sterpaio, a sud di Piombino (Livorno); dove il nido era stao deposto tra il 4 e il 5 luglio scorso.
Le associazioni Tartamare e Wwf Livorno si sono occupate di vigilare il nido costruendo il corridoio di protezione di una ventina di metri per permettere ai piccoli di raggiungere il mare in sicurezza. Nelle prossime due notti sono attese le schiuse delle altre 50 uova che rimangono.
Poco dopo, sulla spiaggia di Lacona, nel comune di Capoliveri (Livorno), attorno alle 22, ne sono nate 81. Nel giro di una decina di minuti le tartarughine marine si sono dirette verso il mare, ma qui sono sorti i problemi: diversi esemplari sono stati riattratti verso riva a causa di un inquinamento luminoso costiero fortissimo.
Volontarie e volontari di Legambiente li hanno intercettati lungo la spiaggia, riuscendo a far spegnere alcune delle fonti luminose che le attraevano sulla sabbia, quindi usando torce e telefonini come una specie di ‘controluce’, sono riusciti a reindirizzarli verso il mare senza toccarle ed evitando loro una morte quasi certa, come già accaduto in passato, fanno sapere da Legambiente.
L’associazione evidenzia poi che l’inquinamento luminoso potrebbe rivelarsi un problema anche per le tartarughine che potrebbero nascere a Lacona nei prossimi giorni e nelle altre quattro località elbane interessate dai siti di nidificazione, a partire da Marciana Marina, dove le uova sono state depositate in un’area portuale e dove mamma tartaruga era già stata attratta dalle luci dei lampioni finendo per fare il suo primo tentativo di nidificazione (fallito) su una spiaggia di sassi, disturbata e fotografata con i flash da decine di persone.