La Toscana custodirà le ceneri di Raffaella Carrà deceduta lo scorso 5 luglio, ma viva nel mito che i tantissimi fan in tutto il mondo hanno costruito intorno alla sua immagine solare e potente e che ora la consacra a simbolo d’arte internazionale.
Concluderà il suo cammino terreno all’Argentario, come voleva lei, vicino alla sua casa a Cala Piccola, sopra Porto Santo Stefano. Un luogo che amava e che, inutile dirlo, ricambiata dall’affetto della gente del posto che l’attendeva ogni estate.
Era molto legata anche al “Pop Corn Film Festival”, che già le ha dedicato l’edizione 2021
La sua conferenza stampa nel 2019
I funerali di venerdì 9 luglio a Roma sono stati semplici e calorosi. Poca gente presente alla cerimonia – Sergio Japino e tutti quelli che l’hanno amata di più – e tante persone fuori ad applaudirla nella Chiesa di Santa Maria in Ara Coeli. “Raffa” è andata via in silenzio, consumata da una malattia che ha voluto nascondere e che ha affrontato con dignità. Per i suoi funerali ha chiesto lei stessa una bara semplice, di legno grezzo, poi la cremazione e il pellegrinaggio dell’urna, che avverrà il prima possibile, a San Giovanni Rotondo dove si trovano le spoglie di Padre Pio di cui era grande devota, per poi riposare all’Argentario.
Una fila lunghissima per un’ultima carezza al feretro ed è iniziato il suo viaggio. Mentre a Bellaria Igea Marina, il suo paese di origine in Romagna, la vita si è fermata per un’ora e mezza, il tempo di seguire i funerali in tv.
Il gonfalone del Comune di Monte Argentario alle esequie
Il Comune di Monte Argentario ha partecipato ai funerali di Raffaella Carrà in forma ufficiale: c’era il sindaco Francesco Borghini con il gonfalone del Comune e la scorta d’onore di agenti della polizia locale. “Vogliamo essere presenti in veste ufficiale alla cerimonia – ha detto il sindaco prima della partenza- per esprimere il cordoglio della nostra comunità e la vicinanza alla famiglia di Raffaella Carrà, che ricorderemo sempre quale artista e donna di eccezionale valore che tanto amore ha dimostrato nei confronti dell’Argentario e della sua gente, contribuendo in maniera notevole alla diffusione del suo nome e delle sue bellezze nel mondo”.
Ora si pensa a come accoglierla: dalla messa in suo onore fino all’intitolazione di una strada o di un luogo particolarmente caro.
Il regalo ai volontari dell’Argentario: Raffaella gli ha donato un suo fondo
Un gesto inaspettato, che rimarca ancora di più la grande umanità di Raffaella Carrà: ha donato un suo immobile ai volontari della Confraternita di Porto Santo Stefano. Un fondo da 160 metri quadrati sulla via Panoramica che ora è entrato nelle disponibilità dell’associazione di volontariato.
Roberto Cerulli, il governatore dell’associazione, la ricorda in un lungo post in cui elenca gesti di beneficenza e solidarietà mai urlati e molto significativi. Dall’assegno staccato per aiutare un familiare di un disperso della Concordia, alla cartoleria di Porto Santo Stefano “svuotata” per portare materiale scolastico ai bambini dell’Aquila terremotata, fino alla pandemia e alla sua super donazione per acquistare un respiratore per l’ospedale di Grosseto. E poi l’ultima telefonata: “Roberto, sono Raffaella ho pensato una cosa: vorrei donarvi un mio immobile che ho a Porto Santo Stefano. Potrete farci le vostre attività…”. Il governatore rimase senza parole. “Tentai di ringraziarla…ma niente: non me lo permetteva”.