Dal Museo della Collegiata di Empoli al Victoria and Albert Museum di Londra: un viaggio all’insegna dell’arte che vede protagonista la Madonna col Bambino di Giovanni Pisano, che sarà esposta in occasione della mostra “Donatello: Sculpting the Renaissance”, in programma nel prestigioso museo londinese dall’11 febbraio all’11 giugno 2023.
Questa esposizione rientra in un percorso di mostre dedicate alla figura di Donatello, frutto di una collaborazione internazionale tra gli Staatliche Museen zu Berlin, Victoria & Albert Museum di Londra, Fondazione Palazzo Strozzi e Musei del Bargello di Firenze, che hanno lavorato a tre mostre distinte ma complementari.
La prima si è tenuta a Firenze, aperta fino allo scorso 31 luglio, la seconda a Berlino, in entrambi i casi con uno straordinario successo di pubblico e di critica.
Dopo la chiusura dell’esposizione tedesca, avvenuta l’8 gennaio 2023, ecco che nel mese di febbraio aprirà le porte la tappa di Londra, dedicata prevalentemente ai maestri di Donatello. Qui si inserirà la Madonna con il Bambino conservata al Museo della Collegiata di Empoli.
Un’opera straordinaria di un giovanissimo Giovanni Pisano, uno dei più grandi esponenti della cultura figurativa del gotico italiano, che ha saputo interpretare in chiave moderna e italiana novità e sollecitazioni che provenivano d’Oltralpe.
Il piccolo tondo, in trasferta a Londra, originariamente doveva essere incassato all’interno del muro della sacrestia della Collegiata di Sant’Andrea.
“Un’opera che va in prestito in un museo internazionale – sottolinea la sindaca di Empoli, Brenda Barnini – rappresenta un biglietto da visita importante per tutto il sistema museale empolese. Una struttura non nuova a collaborazioni prestigiose e di indubbia qualità scientifica. Non possiamo che essere orgogliosi di questo e non possiamo che trovare conferma anche in questa iniziativa dell’importanza delle scelte compiute in questi anni dalla nostra amministrazione, in un’ottica di valorizzazione delle nostre eccellenze culturali. La cultura, con essa quindi i musei, sono uno strumento importante di promozione del nostro territorio e dei suoi valori: in questo caso, a Londra si aprirà una finestra su Empoli e sul Museo della Collegiata. Un museo al centro di un importante progetto di ampliamento contenuto nel piano delle opere pubbliche per il 2024 e sul quale, grazie a finanziamenti PNRR intercettati, sono previsti interventi per l’abbattimento sia delle barriere fisiche sia di quelle cognitive e sensoriali, così da renderlo inclusivo e accessibile”.
“Questo prestito è estremamente significativo per noi – spiega la direttrice del sistema museale empolese, Cristina Gelli – Ci troviamo a ‘perdere’ per un arco di tempo significativo uno dei capolavori del Museo della Collegiata, ma lo facciamo nell’ottica di collaborazione con una delle più grandi istituzioni museali internazionali, il Victoria & Albert Museum di Londra. La politica dei prestiti del Museo della Collegiata è una politica che l’amministrazione comunale, gestore del museo, porta avanti in stretta connessione con la parrocchia e la Soprintendenza competente. In questo caso, la scelta di privarci di un così grande capolavoro è legata al fatto che andiamo a contribuire in modo fondamentale a un percorso di grande valore scientifico. La qualità scientifica dei progetti che ci vengono sottoposti è una condizione fondamentale per acconsentire a prestiti anche così importanti. Leggere Museo della Collegiata di Empoli su un ‘cartellino’ esposto a corredo di un’opera ospitata al Victoria & Albert Museum di Londra rappresenta un’occasione di visibilità importante per il nostro museo. Ci auguriamo possa essere un ‘invito’ per eventuali visitatori ad approfondire la conoscenza della nostra città e del suo percorso museale, anche attraverso il sito dei musei di Empoli www.empolimusei.it che consente di fare un tour delle varie strutture anche da remoto”.
Il Museo della Collegiata di Empoli non è nuovo a prestiti importanti proprio in virtù del valore indiscusso delle opere che ospita nel panorama della storia dell’arte.
Numerose sono state le richieste e le esposizioni avvenute in Italia e nel mondo, alcune delle quali caratterizzate dalla capacità di instaurare un virtuosismo di relazioni.
Fra queste, si ricorda il prestito del Cristo in pietà di Masolino alla mostra “Bill Viola. Rinascimento elettronico” a Palazzo Strozzi che fece sì che Empoli potesse ospitare una installazione dello stesso artista italoamericano, maestro indiscusso della videoarte contemporanea, e in seguito l’installazione “Emergence”, ispirata dal dipinto empolese.
Relazioni che consentono anche a un piccolo museo di aprirsi a un mondo e a una cultura internazionale.