Un welfare toscano che poggia su dieci “progetti bandiera”, come li chiama il presidente della Toscana Eugenio Giani: dieci obiettivi e perimetri di intervento per spiegare come l’Europa non sia solo un insieme di valori ma dia anche sostanza. Con i suoi fondi destinati ai servizi con cui abbiamo a che fare tutti i giorni.
“I fondi europei a disposizione della Toscana sono cresciuti: siamo stati bravi – spiega Giani a margine dall’evento di presentazione dei programmi Fse+ e Fesr 2021-2027 – E questi dieci capitoli nei prossimi sette anni cambieranno anche il sentimento sulla qualità della vita che può offrire la Toscana, già una delle regioni più attrattive nel mondo, e uno stimolo dunque per abitarci, per la qualità vita e la coesione delle nostre comunità”.
Dieci progetti, tre missioni
Introdotto da Luca Telese, davanti ad una platea di 1500 persone, il presidente Giani elenca i dieci progetti bandiera, per titoli, in un’illustrazione densa di contenuti ed indirizzi politici. Dieci progetti e tre missioni, citando ancora Giani: “per valorizzare il talento, che deve diventare intrapresa, per sostenere il bisogno (perché non vogliamo lasciare indietro nessuno) e per sviluppare la coesione di comunità, perché si fa tutto in squadra”. Del resto solo se i programmi sono radicati sul territorio e non calati dell’alto possono funzionare davvero.
I complimenti dell’Unione europea
In Toscana il bilancio degli ultimi anni è positivo: è il racconto di un modello e di una ricetta che ha funzionato, come sottolinea il conduttore Telese. Ed anche la Commissione europea fa i complimenti alla Toscana, attraverso la direttrice generale aggiunta per l’occupazione, gli affari sociali e l’inclusione Andriana Sukova Tosheva. Presenti anche Willibrordus Sluijters della Direzione politica regionale e urbana della Commissione Ue e, per il Ministero Economia e Finanze, Alessandro Mazzamati.
“L’Europa è dentro di noi e la viviamo tutti i giorni – dice Giani – Il 40 per cento dei servizi (e il 20 per cento degli investimenti) arriva da fondi europei. Un tempo erano contributi a fondo perduto: oggi per resposabilizzarci ci viene chiesto di compartecipare, il 18 per cento delle risorse in campo gravano sul nostro bilancio. Ma è giusto così”.
Asili nido gratis e diritto allo studio
Ed eccoli i dieci progetti bandiera, sei per il Fse+ e quattro per il Fesr, che riassumono i 2,3 miliardi che saranno investiti in sette anni in Toscana. C’è l’educazione fin da piccoli: in testa gli asili nidi gratis per tutte le famiglie con un Isee inferiore a 35 mila euro: 176 milioni a disposizione dei cittadini, altri 76 per i Comuni).
C’è la cultura, il diritto allo studio e la formazione professionale. “Dobbiamo incentivare anche la formazione a distanza” sottolinea il presidente, che parla di ‘educazione verticale’ per tutta la vita. Poi lancia il bonus cultura: 20 milioni per 100 euro l’anno a ragazzi entro 25 anni e con particolari requisiti Isee. Ricorda il progetto toscano Giovanisì per l’autonomia delle nuove generazioni.
L’attenzione per il lavoro e i disoccupati
C’è il lavoro, naturalmente: misura rivolte anche all’occupazione dei disoccupati, delle imprese in crisi e per rigenerare forza lavoro, incentivi alle assunzioni. “L’anno scorso 1384 giovani hanno iniziato a lavorare grazie ad Arti, l‘agenzia regionale, e i 53 centri per l’impiego sparsi per il territorio” annota il presidente.
“Tra giovani e non giovani – aggiunge – se ne potranno creare 100 mila nei prossimi sette anni: 17 mila li abbiamo documenti nel solo 2022”. “Ci saranno – aggiunge – bandi rivolti anche all’occupazione nei teatri, nei musei e per le associazioni culturali”.
La donna e la parità di genere
C’è ancora la donna e la parità di genere. “Abbiamo deciso di dare al progetto il nome di una donna etrusca, Ati, – chiosa Giani – perché in quella società antica la donna aveva un ruolo più forte di quanto accadesse a Roma o in Grecia”. E poi annuncia: “Per le donne che hanno subito violenze o mobbing, in casa o lavoro, istituiremo il reddito di libertà. Ma amplieremo anche la rete dei consultori ed altri servizi che si rivolgono all’universo femminile”. Una menzione speciale il presidente la fa per il progetto “Toscana delle donne”, protagonista di un focus al pomeriggio con la presentazione di un sito dedicato.
Disabilità e sostegno ai soggetti fragili
Nei progetti bandiera non potevano mancare la disabilità e il sostegno ai soggetti fragili: 78 milioni solo per progetti su “Vita indipendente” e 74 milioni per le competenze digitali e le famiglie svantaggiate, 14 milioni per dare vita ad un soggetto nuovo, le comunità della terza età.
Il Fesr si sintetizza in quattro punti: le imprese, l’energia, la mobilità sostenibile e l’ambiente e la Toscana diffusa. La Toscana viaggia a due o tre velocità? Il presidente replica che “il 50 per cento delle risorse riservate ai bandi saranno destinati alle cinque province costiere ed altri fondi saranno dedicati alle aree interne, con un’attenzione particolare alle piccole e medie imprese: vogliamo andare avanti tutti uniti”.
Efficientamento energetico e mobilità sostenibile
Ci saranno risorse per l’efficientamento energetico, degli edifici pubblici e delle aziende, ma la Regione installerà anche colonnine Pegaso per la ricarica delle auto elettriche ed aiuterà le comunità energetiche. Ci saranno risorse per mobilità sostenibile – tra queste 111 milioni per prolungare la tramvia fiorentina fino a Sesto Fiorentino, ma anche 11 milioni per le ciclabili, 5 milioni per il rinnovo di bus e treni, sostegni anche all’economia circolare, per le aree verdi e la biodiversità. – fondi anche per la rigenerazione urbana (140 milioni) e la Toscana diffusa.
Un’anticipazione: “un contributo a fondo perduto – annuncia Giani – alle giovani coppie che compreranno casa nelle aree interne”. “Ma i risultati – avverte e conclude il presidente Giani – si raggiungono solo con un grande lavoro di squadra: una rete di soggetti che spero possa crescere ulteriormente nei prossimi anni”.