Nel Quartiere 4, in via Canova 25 a Firenze arriva un nuovo affresco del writer Jorit. Dopo aver realizzato nel 2018 il grande volto di Nelson Mandela in piazza Leopoldo a Firenze il graffitaro torna per dipingere il ritratto di Antonio Gramsci politico, intellettuale e comunista sardo incarcerato dal regime fascista dal 1926 al 1937.
Prima di iniziare a dipingere, com’è nel suo stile, Jorit ha tracciato sulla parete una frase tratta dalle riflessioni gramsciane: “Anche quando tutto è o pare perduto, bisogna rimettersi tranquillamente all’opera, ricominciando dall’inizio… La crisi consiste appunto nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere”. Un messaggio di bellezza e di cultura, un’opera che non sta in un museo a pagamento ma è pubblica, aperta a tutti.
Le riflessioni sviluppate da Gramsci durante la prigionia, raccolte nei “Quaderni del carcere” hanno ispirato negli anni partiti e movimenti di liberazione di tutto il mondo nella ricerca di percorsi di progresso per le classi popolari meno dipendenti dal dogmatismo comunista sovietico. Fra questi anche il Partito Comunista Italiano, di cui Gramsci fu fra i fondatori, nel gennaio del 1921. Nel 2021 ricorrerà anche il 130esimo della nascita di Antonio Gramsci.
Jorit ha dichiarato: “Vorrei dire tante cose, per Mandela è stato molto bello vedere molte persone sotto di me, ma era tutta un’altra atmosfera. Per me è comunque una festa Gramsci non era e non è scontato, è un pensiero forte di quelli che non si trovano adesso. Quest’opera rappresenta un punto di svolta e uno dei punti più alti della mia carriera. Vedo qui le case popolari ma non vedo degrado. Vedo verde e abitazioni tenute bene, quest’opera è un arricchimento non solo un uscire dal degrado. Un passo ulteriore verso l’idea giusta della street art, un modo per dare identità, valore e storia a un quartiere. Per me essere qui è un regalo e anche una grande responsabilità.”
Chi è Jorit Agoch
Jorit Agoch è uno dei writer più famosi del mondo e uno dei più noti esponenti della street art in Italia. Nato a Napoli da madre olandese e padre italiano Jorit concentra la propria arte nella rappresentazione di grandi volti di personaggi che hanno lasciato un segno nella storia. Sono ormai celebri i suoi ritratti Maradona, Che Guevara, San Gennaro e anche Ilaria Cucchi. La sua è una piccola rivoluzione silenziosa che vuole portare il bello dove regna il brutto.
L’iniziativa è stata promossa dall’associazione culturale Teatro Puccini, in collaborazione con l’Assessorato Sport, politiche giovanili, città della notte, terzo settore, immigrazione, lotta alla solitudine del Comune di Firenze, Quartiere 4 del Comune di Firenze e Casa spa.