Così non si era mai visto e l’effetto meraviglia dilaga a Siena, ma alla fine sfocia nel lungo applauso che ha accolto il drappellone di Andrea Anastasio nel Cortile del Podestà. La luce riflessa dalle migliaia di pailettes che compongono questo cencio di seta abbagliano e svelano volta per volta dettagli che si legano alla tradizione secolare del Palio del 16 agosto, dell’Assunta, quindi la Vergine e i fiori, oltre alle contrade, i barberi e ai cavalli.
È il modo di ritrarle che desta stupore e ispira una leggerezza delicata e quasi infantile: il volto della Madonna che è la Vergine di Tiziano, i potenti cavalli della quadrigia di San Marco, il manto fiorito con le rose i gigli bianchi di Santa Caterina da Siena. E poi questo cielo che sembra un mare, dove galleggiano in uno spazio quasi onirico gli animali simboli delle contrade. Sotto si stagliano i lineamenti del Palazzo Pubblico, la cui sagoma è l’unica nota di colore scuro dell’opera.
La tecnica, dalla stampa digitale al ricamo manuale
Andrea Anastasio, artista romano di 61 anni, ha scartato la consueta tecnica pittorica preferendo una stampa digitale su sequins e il ricamo manuale. L’effetto è di un drappellone vivo, grazie alle migliaia di paillettes cucite sul lato frontale in chiffon di seta. Luce riflessa che danza su questo drappellone e che – è nell’intenzione dell’artista – vuole raffigurare anche una corazza medievale. È un cencio a due facce: il retro è la riproduzione fedele dell’immagine del fronte, ma statica.
C’è moda, sapienza artigianale e innovazione in questo drappellone, che di sicuro è uno dei più originali mai realizzati. Andrea Anastasio – che oltre ad essere pittore è anche designer – ha studiato la Festa senese, approfondendo soprattutto la conoscenza sui drappelloni dipinti dagli artisti più famosi, come Guttuso, Botero, Vespignani. Il risultato è stato positivo e apre con i migliori auspici gli attesi giorni del Palio.
Il Palio del 16 agosto, iniziano le prove sul tufo
Le dieci contrade che si contenderanno il drappellone dedicato alla Madonna Assunta sono Tartuca, Lupa, Giraffa, Civetta, Leocorno, Nicchio, Valdimontone, Onda, Selva e Chiocciola. Sono 64 i cavalli ammessi alle prove che si alterneranno in questi giorni, di notte e all’alba, e questa volta, dopo le polemiche del Palio di luglio, ci sono meno esordienti e più esperti, a partire da diversi vincitori.