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Il Next Generation Park a San Rossore, incubatore di idee e progetti

Nuova stagione per il parco e la villa del Gombo, dopo l’evento “Siete Presente” di Giovanisì: le due proprietà al centro di un progetto che unisce innovazione e sostenibilità ambientale

San Rossore, villa del Gombo

Si apre una nuova stagione per il parco di San Rossore e la villa del Gombo con l’evento “Siete Presente”. Le due proprietà, gestite dall’ente Parco e dalla Regione Toscana, sono al centro di un progetto che unisce innovazione e sostenibilità ambientale. Un innovation park, unico nel suo genere in Italia. San Rossore diventa il Next Generation Park dove i giovani sono gli attori del cambiamento.

La Villa del Gombo sarà al centro di questa nuova strategia: un grande spazio di confronto, incubatore di idee e di progetti, guidato insieme ai giovani. Nella Villa si terranno laboratori, workshop, presentazioni, convention nell’ottica di far dialogare le nuove generazioni su temi diversi: dall’innovazione digitale e robotica all’imprenditoria giovanile e startup, dall’inclusione sociale alla sostenibilità ambientale e ricerca per creare un legame indissolubile tra giovani e istituzioni. Fondamentale il supporto e il coinvolgimento diretto di istituti pubblici e privati. Il Parco di San Rossore e GiovaniSì collaboreranno con le Direzioni della Regione Toscana, le Università, i Poli Tecnologici e le associazioni di categoria, ideando e promuovendo l’organizzazione delle attività. Per sancire questo percorso il 18 ottobre sono attesi i Rettori delle Università toscane e la Presidente del CNR all’evento “Siete Presente“.

San Rossore, villa del Gombo

Nel corso dei prossimi 18 mesi numerosi gli appuntamenti in calendario. Si parte a ottobre con l’incontro sulle politiche comunitarie per la Toscana con le Autorità di Gestione dei fondi europei, passando a dicembre al meeting sulla Telemedicina e Digitalizzazione con ASL Toscana Nord Ovest e l’incontro sul Turismo sostenibile con Toscana Promozione Turistica. Il 2022 si aprirà con la convention sull’Integrazione dei giovani nel mercato del lavoro con sindacati e associazioni datoriali e il calendario è già ricco di momenti di confronto: innovazione digitale e robotica con l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, inclusione sociale attraverso lo sport con Dynamo Camp, Internet Festival transizione phygital, Sentinelle della legalità con Fondazione Antonino Caponnetto, Libera ed Arci solo per dare un’idea dei argomenti in agenda.

Per consentire esperienze formative e lavorative a contatto con la natura sono stati compiuti una serie di interventi per il riutilizzo e il rinnovo delle infrastrutture esistenti. Contestualmente alla sostituzione dei 20 km di acquedotto della Tenuta si è provveduto a tendere la fibra ottica assicurando la connettività all’interno dei boschi aprendo nuovi scenari sia sotto il profilo della sicurezza che della possibilità di fare ricerca scientifica in loco. Tutti i corpi illuminanti esterni e interni sono stati sostituiti con lampade a basso consumo per garantire da una parte il risparmio energetico e dall’altra il rispetto dell’ecosistema. Una gestione condivisa e integrata degli spazi a disposizione all’interno della tenuta apre la strada a nuovi percorsi e utilizzi. Nell’area dell’ippodromo di San Rossore, abitualmente destinata alle corse, gli spazi interni saranno messi a disposizione dell’Università di Pisa per svolgere, nel mese di settembre, gli esami di accesso ai vari corsi di laurea.

Il parco di San Rossore

Sostenibilità è la parola d’ordine per San Rossore: da qui la messa in sicurezza dei sentieri e il potenziamento della mobilità ciclopedonale, nell’ambito del progetto della Ciclabile Tirrenica. L’obiettivo è di ridurre, se non eliminare la presenza di auto mediante la realizzazione di un nuovo parcheggio scambiatore all’esterno dell’accesso alla Tenuta (Ponte alle Trombe). Inoltre sono allo studio nuovi percorsi sfruttando i fiumi Arno e Serchio. La riorganizzazione degli spostamenti dentro San Rossore non prescinderà dalle esigenze dei diversamente abili, tanto per cominciare con il recupero del percorso Sabrina Bulleri, dipendente del Parco e atleta paralimpica scomparsa alcuni anni fa.

Le strutture del parco, a cominciare dalle Cascine nuove, saranno presto un campus nel verde per le tematiche sociali e l’innovazione destinato agli studenti dell’Università di Pisa, della Normale, della Scuola superiore Sant’Anna, a professionisti e retreat aziendali. Il primo lotto di interventi è quasi giunto a conclusione: ripristinati 6500 mq di copertura per una superficie immobiliare dove potranno trovare posto spin off e start up di giovani. Alcuni padiglioni ospiteranno iniziative artistiche e culturali, diventando palcoscenico per creativi e scienziati impegnati ad ideare nuovi prodotti artistici e di design ispirati dalla natura.

In questo contesto si va a inserire il percorso interattivo per conoscere la storia del Parco. Il recupero degli immobili di Piaggerta, dopo un periodo di abbandono, segna il via al progetto Agricoltura 4.0. Verranno realizzati nuovi poli per l’agricoltura partecipata, prendendo a esempio il contratto di rete, per creare una comunità di persone dedite al lavoro ed all’innovazione dell’arte agricola. Un piano per una nuova fruibilità turistica va ad integrare il processo già avviato presso la Comunità Europea per ottenere nel 2022 la Carta Europea del Turismo Sostenibile. Insomma San Rossore in modalità innovation park come punto di riferimento territoriale per le tematiche legate ai giovani, alla natura, alla biodiversità e alla storia di un Parco proiettato nel futuro.

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