Sarà una una Toscana diversa dal solito quella in mostra al Forte Belvedere a Firenze dal 16 settembre al 31 ottobre 2020 per la mostra ‘Bellezza oltre il limite’. Saranno esposti gli scatti del fotoreporter di fama mondiale nato a Prato Massimo Sestini. Saranno visibili in formati giganteschi gli sguardi ‘impossibili’ che svelano la natura più intima e naturale del paesaggio toscano, al punto da scoprirne le nervature più nascoste e commoventi. Chi salirà sui bastioni del Forte entrerà in contatto con geometrie, tonalità, volumi, chiaroscuri di una Toscana mai vista prima, modellata dalla fatica dell’uomo e da una saggezza millenaria.
Massimo Sestini dal 1978 ha raccontato costume, politica e società dell’Italia. I suoi primi scoop risalgono alla metà degli anni Ottanta: da Carlo d’Inghilterra fotografato a Recanati mentre dipinge un acquerello, a Licio Gelli ripreso a Ginevra mentre è portato in carcere, appena costituitosi dopo la fuga in Argentina. I suoi scatti sono usciti sulle prime pagine dei principali giornali italiani e internazionali: Stern, Paris Match, Time, Life, Newsweek, New York Times, Herald Tribune, El Pais, Olà, Le Monde, Figaro Magazine, Hello, Sun, The Times.
E’ noto principalmente per la sua capacità di imbarcarsi con reparti speciali, sporgersi da elicotteri sostenuto da un’imbracatura, immergersi per riprendere l’esplosione di ordigni, volare su ogni tipo di aeromobile militare e civile. Le foto aeree sono diventate la cifra stilistica del suo lavoro. Dal 2007 Sestini collabora con istituzioni e corpi militari italiani. Nel 2012 si è immerso con i sommozzatori della Marina Militare dentro la Costa Concordia appena affondata. Nel 2014, a bordo della Fregata Bergamini, è stato testimone delle operazioni di salvataggio Mare Nostrum, al largo delle coste libiche. Dopo dodici giorni di tempesta, è riuscito a riprendere dall’elicottero un barcone alla deriva con un carico di 500 migranti, poi tratti in salvo. La foto ha vinto il prestigioso World Press Photo nel 2015, nella sezione General News.
Da un ritratto aereo dell’Italia realizzato a bordo degli elicotteri della Polizia nell’arco di un lavoro durato due anni, è nata la mostra “Orizzonti d’Italia dagli elicotteri della Polizia di Stato”, inaugurata al Palazzo del Quirinale nel maggio 2016 alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La sua ultima mostra si è tenuta nel giugno 2020, in occasione del 732esimo anniversario della nascita dell’Ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze. ‘Indispensabili’ è il suo reportage sull’attività degli infermieri durante l’emergenza Covid-19, da lui realizzato trascorrendo cinque giorni e cinque notti in un reparto Covid.
Ecco la nostra intervista
Qual è il suo rapporto con la paura?
Non ce l’ho, sono incosciente, mi concentro su quello che devo fare. Se sono appeso a ciondoloni sotto alla pancia di un elicottero a 1500 piedi non ci penso. Sono concentrato a fare la foto che sto cercando.
quando sono sull’elicottero non vedo la fotografia che voglio fare, la immagino
Come ha iniziato a fare foto?
Ho iniziato a 15-16 anni quando ho fatto un corso di fotografia al liceo, ho imparato a usare la camera oscura costruendomela a casa in bagno. Andavo a fotografare i concerti di musica rock organizzati da Radio Cento Fiori, erano gli anni ’80, gli anni d’oro dei grandi concerti come quello di Patti Smith. La mia prima mostra che si intitolava ‘Un 17enne e il suo obiettivo’ la organizzò da Bruno Casini al Casablanca di Rifredi.
‘Bellezza oltre il limite’, com’è nata l’idea di questa mostra
In tanti anni di fotografia aerea ho scoperto una dimensione che non è il vissuto che abbiamo noi quando vediamo i panorami dall’alto anche tramite Google Earth o nelle immagini satellitari e non è neanche il mio vissuto di fotografo. Io quando sono sull’elicottero non vedo la fotografia che voglio fare, la immagino. Non la vedo perchè sono talmente lontano che a occhio nudo non ho la percezione del particolare che sto cercando, con l’ausilio di potentissimi obiettivi lo posso cogliere. Il problema è che quando scatto la foto l’elicottero si muove a 300 chilometri l’ora e la velocità al suolo è anche maggiore. Questo vuol dire che quando metto l’occhio nell’obiettivo, tutto quello che passa, passa così velocemente che non lo posso vedere. Sono fotografie che vengono fuori dopo, è la bellezza dell’invisibile. Le mie foto sono istanti.
Oltre a fotografare la splendida campagna toscana, lei ha fotografato anche alcuni importanti eventi come il Palio di Siena o i concerti del Firenze Rocks, quanto tempo ha impiegato a realizzare questa serie di fotografie?
É un lavoro di anni, ci sono foto anche di 4-5 anni fa, l’ho messo in piedi lungo il percorso. Ho fotografato tutta l’Italia, da Lampedusa alle Dolomiti, da un’ora dopo il tramonto a un’ora prima dell’alba. Mentre facevo questo lavoro con gli elicotteri della Polizia di Stato ho pensato che la nostra è la regione più bella. Parlando con la Regione Toscana ha deciso di dare il via a questo progetto.
Cosa vuole comunicare con le sue foto?
Faccio fotografie per emozionare le persone, spero che queste immagini riescano a toccare il cuore di chi le guarda. Oggi siamo completamente sommersi dalle immagini. Abbiamo amici, parenti, figli, nipoti che ci mandano 100 WhatsApp al giorno con foto. Abbiamo Instagram, Facebook, tutti i social, giornali, siamo veramente nell’epoca delle immagini. Tutti possono fotografare, un tempo c’era l’Homo sapiens oggi c’è Homo Fotograficus. In questo grande mare di immagini quello che possiamo fare noi professionisti è quello di cercare di dare un tocco talmente originale a una foto che ci ricorderemo per sempre perchè ci colpisce.
La prossima sfida che affronterà Sestini?
Un progetto molto importante che partirà il 3 ottobre da Roma e girerà tutto il mondo, verrà anche a Firenze, del quale però non posso dire nulla. Sarà un tour mondiale in tutte le capitali del pianeta.