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Il futuro di Baker Hughes tra idrogeno verde e geotermia: “Dal 2019 emissioni ridotte del 23%”

Progetti e strategie presentate nel corso dell’incontro annuale a Firenze: annunciato accordo con Fortescue Future Industries per nuove soluzione tecnologiche legate alle energie rinnovabili

Nuovo Pignone

L’emergenza climatica diventa fulcro delle strategie imprenditoriali delle grandi aziende energetiche, come la Baker Hughes. L’annuncio all’Annual meeting a Firenze, al teatro del Maggio. “Sono felice di dire che abbiamo ridotto le nostre emissioni del 23% dal 2019”, ha affermato Lorenzo Simonelli, presidente e amministratore delegato di Baker Hughes.  “Avete visto gli eventi del fine settimana in Nuova Zelanda, le alluvioni in Pakistan, l’estate torrida in Europa: il clima sta cambiando, e quindi dobbiamo mantenere lo slancio verso la riduzione delle emissioni, tenendo fede agli impegni presi alcuni anni fa”.

L’intesa con Fortescue Future Industries

Simonelli ha sottolineato che “sappiamo che c’è un’enorme domanda di energia, e dobbiamo assicurarci di non concentrarci sulla fonte di combustibile, ma di concentrarci sulle emissioni“. L’obiettivo dunque è “giungere alle soluzioni verso il Net Zero”. E in questo contesto, Baker Hughes ha annunciato di aver siglato un memorandum d’intesa con Fortescue Future Industries relativo all’adozione di nuove soluzioni tecnologiche per la produzione di idrogeno verde generato da energie rinnovabili, ammoniaca green e su progetti geotermici.

Una sinergia che guarda alla transizione energetica. Per lo sviluppo di idrogeno e ammoniaca, la collaborazione farà leva su Baker Hughes per le competenze e le tecnologie relative a liquefazione e compressione, turboespansori e turbine alimentate a idrogeno. Per il geotermico, Baker Hughes lavorerà all’analisi del sottosuolo, con servizi legati ai pozzi geotermici, tra misurazione, monitoraggio e reiniezione di carbonio e con soluzioni digitali per l’ottimizzazione dei processi

Le tecnologie oggetto dell’accordo, si spiega, andranno potenzialmente a beneficio della riduzione di emissioni di gas serra in settori industriali ad alto impatto come le miniere, l’acciaio e il cemento. “C’è un’enorme richiesta di idrogeno verde, energia verde e soluzioni ingegneristiche come quelle sperimentate da Baker Hughes sono vitali per aumentare l’offerta –  ha commentato Mark Hutchinson, Ceo di Fortescue Future Industries – Non vediamo l’ora di lavorare insieme su una varietà di progetti che contribuiranno a consentire alle industrie e al mondo di andare oltre i combustibili fossili”.

All’evento ha partecipato anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani

 

 

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