Erano gli anni dello stile Liberty che accarezzava la passeggiata sul mare, gli anni della crescita demografica e del boom economico. La personalità di Viareggio si delineava con potenza: da una parte l’anima economica fatta di cantieri e imbarcazioni e dall’altra quella culturale, artistica, sregolata ma sempre elegante. Dal 1873 al 1923 la città vibrava di ottimismo e speranza, passioni incontenibili che dovevano trovare concretezza. E Viareggio creò così il suo Carnevale.
Un libro ripercorre questi anni d’oro da cui tutto nacque: le maschere, i carri, la cultura del travestimento e della festa. Si chiama “Travolgente Frenesia” e racconta la città dal profondo. Perché dietro la baldoria che sfocia nei corsi così famosi c’è mestiere e disciplina, cura del dettaglio e coraggio. Il Carnevale di Viareggio è sì musica e parrucche, ma è anche politica, denuncia sociale, lettura impietosa della realtà modellata dalla cartapesta dei carri.
Scritto a quattro mani da viareggini doc – Claudia Menechini e Giampiero Petrucci (Ancora- Hop Frog) – il libro analizza la simbiosi della città con la sua festa. 270 pagine e 300 foto, con testimonianze di viareggini, con il racconto dettagliato di avvenimenti e personaggi. Dalla cronaca locale si passa alla storia mondiale, dall’arte alla musica, lo sport, la religione e la politica, la guerra e il fascismo, fino alla crescita economica, all’esplosione di Viareggio come meta turistica.
I 150 anni del Carnevale di Viareggio
In questo 2023 il Carnevale compie 150 anni e il primo corso dello scorso 4 febbraio è stata molto più di una celebrazione: un occhio sarcastico e non banale sull’oggi, tra guerre ed emergenze climatiche, tra denunce e critica sociale. Il libro – presentato anche nella sede del Consiglio regionale della Toscana, a Firenze – racconta come tutto questo nasce e diventa costume popolare, tradizione e materia creative sempre in costante evoluzione.
“Il Carnevale di Viareggio è il racconto della faccia bella della Toscana – ha detto il presidente dell Assemblea toscana, Antonio Mazzeo – Questo libro racconta i suoi primi 50 anni, quelli della crescita, del turismo balneare, quando Viareggio divenne capitale del Carnevale italiano. L’illustrazione di una crescita che ad un certo punto ha portato Viareggio ad essere conosciuta nel mondo”.
