Cento anni fa, il 12 giugno 1922, nasceva a Firenze Margherita Hack. Una scienziata, una donna, che ha avuto il grande merito di rendere la scienza popolare, depurarla dall’autocompiacimento e renderla fruibile a tutti. Una ricercatrice che ha lasciato il segno, sia nel suo campo – l’astrofisica – che nella comunicazione pubblica, diventando la prima donna a dirigere un osservatorio astronomico italiano, quello di Trieste.
Un’eredità preziosa, che verrà celebrata in tutto il paese. L’11 e il 12 giugno si terranno due giornate di conferenze pubbliche sul tema “Firenze Ricorda Margherita Hack nel centenario della sua nascita”, organizzate dalla sede Inaf di Arcetri, dove la ricercatrice svolse la tesi di laurea, e dal Museo Galileo, Università di Firenze e Comune di Firenze.
Gli appuntamenti in Italia per ricordare l’astrofisica
Ma sono tanti gli appuntamenti organizzati dal’Istituto Nazionale di Astrofisica per #Hack100. Dal 7 al 13 giugno sono in programma una serie di eventi, sia online che in presenza. Martedì 7 giugno alle ore 18 con “Il Cielo di Margherita Hack”, settima puntata della serie di dirette “Il cielo in salotto”, il magazine online di didattica e divulgazione dell’Inaf. Si prosegue il 7, 9 e 10 giugno a Trieste, con una serie di spettacoli dedicati alla scienziata, che saranno affiancati l’11 e 12 giugno da visite speciali alla Specola Margerita Hack, la Stazione Osservativa di Basovizza (Trieste). Il 10 giugno, nell’ambito del Festival di Astronomia di Castellaro Lagusello (Mantova) si terrà la conferenza “Margherita Hack: La signora che abitava nell’Universo”, mentre il 12 giugno, a Bologna, sarà presentato il progetto video “Le mille vite di Margherita Hack”, organizzato dalla Società Felsinea di Orchidofilia APS e il 13 giugno, a Milano, sarà inaugurata la scultura dedicata all’astronoma, donata da Fondazione Deloitte al Comune di Milano. Inoltre, mercoledì 8 giugno alle 21.10 su Rai Storia andrà in onda la puntata della trasmissione “Italiani” dedicata a Margherita Hack, con interviste ad astronomi e astronome Inaf presso le sedi di Arcetri e Trieste.
Ginevra De Marco porta Margherita Hack sul palco
“L’anima della terra vista dalle stelle” è lo spettacolo che Ginevra Di Marco ha ideato con la stessa Hack nel 2009 e che ancora oggi porta sui palcoscenici italiani. Dopo Talamone, il 22 giugno sarà la volta del Teatro Romano di Fiesole. “Ho ricordi fantastici di quella donna meravigliosa, appassionata – ha raccontato in un’intervista a intoscana.it – Una signora che ti incantava con le parole. Insieme ripercorrevamo la storia del secolo scorso arrivando fino all’oggi. Io cantavo le canzoni popolari, quelle che parlavano delle lotte contadine, delle battaglie femministe, degli scontri sociali. Lei poi raccontava le storie di quel mondo, di un’Italia che aveva vissuto, anche nei momenti migliori. E il pubblico veniva incantato dalle sue parole”.
Il tributo del presidente Giani
“Di lei vanno ricordate non solo l’eccezionale carriera scientifica, fatta di conoscenze e di scoperte, di alta credibilità e di ricerche approfondite, ma anche la sua dote di brillante divulgatrice scientifica, senza dimenticare l’impegno a favore del progresso, della libertà e dei diritti civili”, commenta il presidente della Regione, Eugenio Giani. “È bello ricordarla – conclude Giani – per i suoi studi in astrofisica e per i suoi dialoghi con la gente comune, ancorata com’era al ricordo della collina di Arcetri dove visse gli ultimi anni di vita il grande Galileo Galilei”.