Il Parco della Maremma ha diramato una nota per informare che la cova del fratino sulle spiagge ha avuto un buon esito e sono nati 5 piccoli. È importante però continuare a fare attenzione, in quanto il fratino è un piccolo trampoliere sempre più raro, e per questo particolarmente protetto, che vive sulle spiagge, dove nidifica.
Avvistare un fratino è un buon segno: significa che l’ambiente è in buona salute. Il fratino è il simbolo dello stretto legame tra le abitudini dell’uomo e i delicati equilibri della biodiversità. Se una spiaggia è in cattivo stato di conservazione, inquinata e degradata, oppure livellata dalle ruspe (come nel recente caso di Marina di Albarese nel parco regionale della Maremma) che cancellano le dune e la vegetazione spontanea, difficilmente sarà visitata da questo splendido piccolo trampoliere. Al contrario, la presenza di un nido di fratino è sempre un ottimo segnale dello stato di salute di un ambiente marino e di una spiaggia correttamente tutelata e conservata.
Riconoscere il fratino è veramente facile anche per i birdwatchers alle prime armi. Questo, grazie alla silhouette caratteristica e alle inconfondibili macchie nere ai lati del petto e tra becco e occhi, che conferiscono nel maschio un tipico aspetto con “mascherina”. Osservare il pasto del fratino è un momento molto interessante per ogni birdwatcher e può svelare molte curiosità sulle abitudini di questa bellissima specie.
Attenzione, però: meglio non avvicinarsi troppo, per non disturbare il delicato equilibrio del suo habitat e per non far perdere la nidiata alla specie. Il fratino durante il periodo riproduttivo é solitario e territoriale, spesso anche aggressivo: tutto per difendere il nido. Per fare il nido sceglie suoli salini e fangosi con poca vegetazione, vicino all’acqua ma al riparo da possibili inondazioni, come le dune più selvagge delle nostre spiagge o a volte addirittura in quelle più affollate.
Il nido del fratino non è molto elaborato, un semplice buco nella sabbia, che ospita di solito tre uova. Appena nati, i piccoli hanno l’abitudine di provare a scappare dal nido, il che spiega l’aggressività dei genitori che devono proteggere la propria prole dai tanti predatori naturali.