L’autunno si avvicina e i boschi della Toscana si preparano a tingersi di mille sfumature, dal giallo pallido al rosso infuocato: è lo spettacolo del foliage, termine inglese che significa “fogliame” e indica proprio il fenomeno autunnale delle foglie degli alberi che cambiano colore prima di cadere. Il periodo migliore per ammirarlo è compreso tra fine settembre e novembre: ecco i luoghi più suggestivi per un’escursione a caccia del foliage in Toscana.
Il Casentino: le foreste più colorate d’Italia
Le foreste più colorate d’Italia sono proprio quelle del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Qui si trovano oltre quaranta specie di alberi diversi, che danno vita a un caleidoscopio di colori accesi, dal verde all’arancione fino al rosso porpora. Il periodo migliore per vederlo sono le ultime due settimane di ottobre e le prime due di novembre.
Tra i luoghi più belli per un’escursione c’è la Foreste dalla Lama, uno degli angoli più integri del parco circondato dalle montagne, che si raggiunge solo a piedi o in bicicletta, ma anche la Foresta di Campigna, con i suoi antichissimi abeti, senza dimenticare la splendida la vista sui boschi autunnali che si gode dal Monte Penna.
A Sasso Fratino, prima riserva naturale integrale in Italia, si può ammirare il foliage nell’ancestrale faggeta, dove si trovano i faggi che superano i 500 anni, considerati tra i più vecchi in Europa: non a caso queste faggete nel 2017 sono entrate a far parte della lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco.
Sono tantissimi gli eventi speciali promossi dal Parco durante la stagione del foliage. Si va dalle escursioni (anche in notturna) per ascoltare il bramito del cervo, che in questo periodo è in amore, alle passeggiate con gli asini per i bambini, con raccolta di castagne annessa.
Sull’Amiata tra foliage e castagne
Sul Monte Amiata, l’antico vulcano che domina la Maremma, il foliage colora i castagneti secolari e le faggete, creando un tappeto di foglie rosse su cui camminare. Sono numerosi i sentieri di trekking che attraversano i boschi e partono da splendidi borghi come Abbadia San Salvatore o Santa Fiora.
Autunno sull’Amiata significa soprattutto castagne e dopo una passeggiata nei boschi non c’è niente di meglio che partecipare a una delle tante feste dedicate a questo prezioso frutto, che un tempo per la popolazione arrivava a sostituire il pane.
Abbadia San Salvatore lo celebra con la Festa d’Autunno, mentre ad Arcidosso la Castagna in Festa torna dal 18 al 20 ottobre e dal 25 al 27 ottobre e propone anche passeggiate nei castagneti con le guide ambientali. Infine a Piancastagnaio lo storico Crastatone, giunto alla 57esima edizione, anima il borgo per Ognissanti, dal 31 ottobre al 3 novembre.
In giro per boschi tra Garfagnana e Appennino
Anche la Garfagnana, con i suoi castagneti e conifere, è uno dei luoghi ideali per passeggiare tra i colori d’autunno. Tra gli angoli più suggestivi c’è il borgo di Isola Santa, adagiato ai bordi di un piccolo invaso artificiale creato negli anni Cinquanta che ha sommerso un molino e un ponte. Splendidi anche i boschi che circondano Trassillico, piccolo abitato nel comune di Gallicano, e quelli del Parco dell’Orecchiella, ai piedi della Pania di Corfino: qui parte anche un percorso di trekking più semplice, adatto anche alle famiglie con bambini, il Sentiero degli Orsi. Un altro percorso perfetto da percorrere in autunno è il Sentiero del Fungo, che parte da Casatico, nel comune di Camporgiano, e arriva fino a Roggio.
Anche qui non mancano le feste autunnali per gustare i sapori di una volta, come la Castagnata in Piazza nel borgo di Cascio, nel comune di Molazzana, che si tiene domenica 9 ottobre ed è l’occasione per assaggiare piatti tipici come i necci, frittelle a base di farina di castagna.
Infine sull’Appennino Pistoiese non mancano i luoghi incontaminati dove immergersi nella magia delle foglie autunnali. Come la Riserva di Pian degli Ontani, a Cutigliano, o la Foresta del Teso, con duemila ettari di castagneti, abetaie e faggeti.
Chi vuole unire la bellezza del foliage alla spiritualità può visitare Orsigna, lo splendido paese amato da Tiziano Terzani, e camminare nei boschi fino all’Albero con gli occhi, il ciliegio sotto cui lo scrittore amava sedersi a meditare e a cui lui stesso applicò due piccoli occhi, come fanno in India per mostrare a suo nipote che quella pianta, proprio come ogni essere vivente, possedeva un’anima.