Foiano della Chiana conserva nelle sue chiese un tesoro ricchissimo: i capolavori bianchi e azzurri realizzati dalla famiglia dei Della Robbia nel corso del Quattrocento e dei primi decenni del Cinquecento.
Il 2023 sarà l’anno dedicato alla riscoperta delle robbiane che diventeranno veicolo di promozione culturale e turistica non solo per il borgo di Foiano della Chiana ma anche per la Valdichiana e l’intera Provincia di Arezzo.
Dal 3 giugno al 30 settembre 2023 la città si immergerà in una mostra diffusa nata per raccontare i segreti e la bellezza della stupefacente terracotta invetriata, che si muoverà tra i tanti luoghi robbiani in città ed opere che arrivano da lontano e che raccontano la magia e lo stupore dell’arte della famiglia Della Robbia e metteranno in relazione l’arte antica con il Rinascimento.
Oltre alla mostra saranno organizzati anche una serie di “Itinerari Robbiani” che ci accompagneranno tra le strade, le piazze e le chiese di Foiano della Chiana; e ancora convegni, incontri ed eventi che metteranno in relazione la storia centenaria della città e la contemporaneità, come la mostra d’arte “Nobilis Materia” di Gian Luca Bianco a cura di Massimo Magurano presso Sala Carbonaia, o anche il progetto “Al Museo.. con classe” dell’Istituto Omnicomprensivo di Foiano in cui il museo di Foiano diventerà una classe multimediale dove i ragazzi faranno lezione.
L’ “Anno Robbiano” è stato costruito assieme al Ministero della Cultura, alla Regione Toscana, alla Provincia di Arezzo con la collaborazione del MANN (Museo Archeologico Nazionale di Napoli) e dell’Archivio di Stato di Siena.
“Questa mostra, ha dichiarato il Sindaco di Foiano della Chiana Francesco Sonnati, rappresenta una straordinaria opportunità per la nostra città e il suo territorio, ma credo anche per l’intera Valdichiana. La famiglia dei Della Robbia ha lasciato tante bellissime opere in varie città della nostra vallata, soprattutto a Foiano. Rilanciare questo patrimonio sono certo che darà frutti importanti per tutti, sia sotto il profilo culturale che economico e di sviluppo. In questi anni il nostro comune si sta sempre più imponendo come centro vitale dell’intera Valdichiana. Il nostro obiettivo è quello di restituire a Foiano il proprio posto nella storia e nella geografica toscana. Un ruolo di città operosa, vivibile e ricca di gioielli, spesso nascosti, tra le proprie mura, con una vivacità economica e produttiva che ne fanno un vero snodo per i turisti che vengono in Toscana.”
Un ruolo molto importante nell’Anno Robbiano lo ha giocato il MANN (Museo Archeologico Nazionale di Napoli) che ha concesso una serie di straordinarie opere di età classica.
“Il Mann, ha affermato il direttore Paolo Giulierini, è onorato di contribuire alla valorizzazione del patrimonio artistico di Foiano della Chiana. In particolare concedendo il prestito di opere classiche che dialogheranno con la Madonna della neve di Della Robbia. A Foiano porteremo una serie di opere che parlano di maternità e del rapporto madre e figlio fin dall’epoca egizia. Un parallelo che spinge a riflettere e ad analizzare come il tema della maternità ed il ruolo della donna si sia evoluto attraverso i secoli. Dagli egizi, agli etruschi, dai greci ai romani fino alle altezze raggiunte nel rinascimento con i Della Robbia.”
I tesori del “Museo Robbiano” di Foiano della Chiana
Un esempio di grande pregio è la Madonna della Cintola, tutt’oggi nella Collegiata di San Martino, esemplata sulla pala omologa conservata al Santuario della Verna. In questa pala così come nella produzione cinquecentesca si legge un forte influsso savonariolano, soprattutto nelle figure rigide avvolte in vesti castigate e dalle fisionomie convenzionali.
Un’attenzione particolare merita poi la Madonna col bambino detta anche Madonna della Neve nella chiesa di Santa Maria della Fraternita. Un’opera giovanile di Andrea, realizzata sulla base di un’idea di Luca Della Robbia che va interpretata come una splendida variante di un tema più volte proposto dalla bottega robbiana (come ad esempio nella cosiddetta Madonna “Altman”, conservata a New York, o in quella della collezione Wittmann a Budapest). Se ne può proporre la datazione intorno al 1460 e segna non solo l’esordio di Andrea nella bottega dello zio, ma anche l’inizio della proficua produzione robbiana nell’intera Valdichiana.
Tra i molti capolavori foianesi, si deve necessariamente evidenziare uno stemma gentilizio di bottega robbiana, conservato anch’esso nella chiesa della Fraternita, di cui è stata proposta la paternità a Giovanni Della Robbia.
L’opera di gran lunga più significativa è però senza dubbio il gruppo scultoreo denominato della Vergine dello Spasimo (composto dalla stessa Vergine sorretta dalle Pie Donne, un Cristo ligneo, San Giovanni e Santa Maria Maddalena dolenti e Francesco e Santa Chiara oranti), recentemente riunito dopo molte peripezie nella chiesa di San Francesco, ritenuta a tutti gli effetti la sede originaria.
Nel corso del tempo si sono registrate attribuzioni disomogenee, ma oggi la critica prevalente indirizza la paternità dell’opera a Francesco della Robbia (detto fra’ Ambrogio) per le statue in ceramica invetriata e ad Andrea della Robbia per il Cristo ligneo.
Anno Robbiano, Foiano della Chiana
I Della Robbia: una famiglia di artisti
I Della Robbia sono una delle più importanti famiglie di artisti della storia italiana, che tra il XV e il XVI secolo è stata protagonista della scena fiorentina, all’epoca la più vivace ed influente d’Europa.
Scultori e artisti specializzati nella tecnica della terracotta invetriata, i componenti della famiglia sono diventati il simbolo delle maioliche colorate, chiamate oggi proprio robbiane.
Si tratta di una particolare tecnica scultorea a rilievo che permette di lavorare la terracotta invetriando la superficie di copertura, ciò permette di realizzare le robbiane, sulla cui superficie si applica una copertura a smalto lucido e colorato.
L’operosa attività dei Della Robbia coprì un lungo arco di tempo, dai primi decenni del Quattrocento secolo fin ben oltre la seconda metà del secolo successivo. Più di cento anni che hanno segnato in modo indelebile tutta la moderna cultura occidentale.