Aria natalizia negli ospedali della Toscana con l’iniziativa #StelleinCorsia con cui i florovivaisti di Coldiretti Toscana hanno donato le benauguranti Stelle di Natale agli “eroi tricolore” contro il Covid, medici e infermieri che senza sosta assistono i malati, piuttosto che vederle appassire o doverle buttare via per le mancate vendite a causa delle limitazioni dovute all’emergenza Coronavirus.
La distribuzione
L’iniziativa, chiamata appunto #StelleinCorsia, stamani ha trovato il suo compimento. Grazie all’adesione di Regione Toscana, le piante sono state consegnate da Coldiretti insieme alla vicepresidente Stefania Saccardi e gli assessori Simone Bezzini, Stefano Baccelli, Monia Monni e Leonardo Marras. Con loro anche Gianni Anselmi, indicato dal presidente come sottosegretario alla presidenza della giunta. Tutti ambasciatori di un gesto di buon augurio e di gratitudine da parte della comunità toscana. Migliaia di Stelle Di Natale sono state donate agli ospedali Meyer, Careggi e San Giovanni di Dio a Firenze, all’ospedale San Luca a Lucca, al Nuovo Ospedale Apuano di Massa Carrara, al San Donato di Arezzo, all’ospedale Cisanello di Pisa e al Cecina di Livorno, all’ospedale Misericordia di Grosseto, al San Jacopo di Pistoia e all’ospedale Santa Maria alle Scotte a Siena.
“Il 2020 è un anno da dimenticare per il florovivaismo toscano”
Fiori invenduti
“Il 2020 è un anno da dimenticare per il florovivaismo toscano a causa dell’emergenza Coronavirus che sta mettendo in ginocchio uno dei settori più belli e amati del made in Italy, quello del florovivaismo” spiega Coldiretti Toscana. “Un miliardo di fiori e piante sono appassiti e andati distrutti con il divieto di cerimonie come battesimi, matrimoni, lauree e funerali ma anche per il blocco della mobilità e le difficoltà nelle esportazioni. Niente fiori per gli innamorati, per la mamma, per i propri cari nei cimiteri che in molti casi restano chiusi e ora – aggiunge Coldiretti Toscana – è a rischio anche il Natale con le limitazioni alle aperture di garden, ambulanti, negozi al dettaglio di fiori e piante mette a repentaglio i circa 8 milioni di alberi di Natale veri e di Stelle di Natale made in Toscana che ogni anno trovano spazio nelle case in occasione delle feste, secondo una tradizione consolidata”.
In Toscana crolla il fatturato: meno 59.5%
In Toscana durante il primo lockdown causato dal Coronavirus sono crollati gli acquisti di fiori recisi, di fronde e fiori in vaso, le produzioni tipiche della primavera e si sono fermate anche le vendite e l’export di alberature e cespugli, in un periodo in cui per molte aziende si realizza oltre il 75% del fatturato annuale, grazie ai tanti appassionati dal pollice verde che con l’aprirsi della stagione riempiono di piante e fiori case, balconi e giardini. “Le limitazioni alle attività d’impresa devono prevedere un adeguato sostegno economico e iniezioni di liquidità per il settore florovivaistico – lancia l’allarme Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana – perché da tutelare c’è il futuro di un comparto chiave del Made in Italy, con il valore della produzione toscana di fiori e piante stimato in 940 milioni di euro grazie a quasi 3.500 imprese che ora si trovano in gravissime difficoltà, con il fatturato delle aziende crollato in media del 59.5% in Toscana“.
Milioni di stelle
A rischio anche le festività natalizie, con piante, alberi e fiori che stanno subendo un blocco nelle vendite. Filippi ricorda che la Toscana è la capitale nazionale dell’abete naturale con oltre 3 milioni di esemplari coltivati concentrati tra il Casentino, Valtiberina e Pistoia, mentre tra la Versilia e la provincia di Massa Carrara si producono circa 4 milioni di stelle natalizie, con un fatturato tra i 15 ed i 17 milioni di euro, i due terzi del totale della produzione toscana che si attesta intorno ai 5 milioni di esemplari tra piante in vaso ed in forme diverse, dalle versioni mini a quella di diametro 10 fino al cespuglio e agli alberelli. “Occorrono provvedimenti che tutelino e facciano da volano al settore florovivaistico toscano, con piante fiori e semi, che conta 3500 aziende, il 30% della produzione agricola lorda vendibile ed il 15% del florovivaismo nazionale”, conclude il presidente Filippi.
L’appello
Coldiretti Toscana lancia un appello alla grande distribuzione, ai mercati e a tutti i punti vendita affinché promuovano la vendita di fiori e piante Made in Toscana, perché fiori e piante tricolore aiutano a vincere la paura e portano felicità nelle case, nelle vite e rendono certamente più gioiose le festività natalizie che quest’anno risentiranno delle distanze imposte anche tra familiari dall’emergenza Covid.