Da Firenze, dal suo aeroporto, fino al centro di Sesto Fiorentino fermando al polo scientifico, senza cambi o “rotture di carico”, come si dice in termini tecnici. L’accordo sulla linea 2 della tramvia è stato finalmente raggiunto tra Regione, Comune di Firenze e di Sesto e Università. La nuova, attesa, fermata si chiamerà “Polo scientifico” e sarà davanti alla Cappella della Madonna del Piano. Poi un sistema di bus navette interno all’area universitaria garantirà gli spostamenti degli studenti, professori e ricercatori.
Un accordo che nasce da una mediazione “ragionevole”, come ha ricordato il presidente della Regione, Eugenio Giani, nel corso della presentazione del tracciato: “Io ero partito con un percorso più veloce da Sesto a Firenze. Le esigenze, che sono state soprattutto quelle del Polo scientifico, ci portano a fare una deviazione ragionevole che copre tutto il Polo perché la tranvia riesce ad essere lì alla alla Madonna del Piano fra il Cnr e la facoltà di chimica. Poi faremo un piano di linee di bussini per mettere in collegamento tutte le facoltà all’interno del Polo”.
Non solo, il sistema di collegamento prevede anche un sistema ciclabile all’interno del polo. “L’obiettivo – prosegue Giani – era quello di arrivare ad una soluzione che arrivasse in tempi ragionevoli a collegare il centro di Sesto con la rete della linea 2 della tranvia che è quella che copre la nuova Firenze, quella del palazzo di giustizia, delle facoltà universitarie, del terziario avanzato che si sta creando in tutta l’area intorno San Donato di Novoli. La soluzione è importante e può dare alla tranvia la rete che già abbiamo progettato per Campi, che abbiamo in essere a Scandicci, la partenza della linea per Bagno a Ripoli. Siamo alla definizione della rete tramviaria, una cura del ferro che riguarda tutta il trasporto pubblico dell’area fiorentina”.
I dettagli del nuovo percorso
Per quanto riguardo il tracciato della linea che collegherà Firenze-Peretola con Sesto, prima della staffa, c’è l’ipotesi di spostare la fermata ubicata in corrispondenza del Centro di meccanizzazione postale a sud, vicino a via della Pace, in modo da agevolare l’accesso alla futura facoltà di agraria. La successiva fermata sarà invece all’altezza del centro commerciale. “La linea 2 – continua Giani – arriverà direttamente a Sesto senza interruzione del tracciato Nel precedente progetto, vi era la rottura di carico, con due linee diverse: qui invece non abbiamo interruzione, ma una soluzione di continuità”.
Venendo ai finanziamenti, si parla di circa 220 milioni di euro, finanziati in parte con fondi regionali attraverso il Por (programmi operativi regionali) e in parte dal Ministero.
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, guarda oltre: “Adesso andremo avanti con le fasi successive della progettazione con l’obiettivo di completare l’intero sistema tramviario nel 2030. Un sistema che prevede un investimento di 1,9 miliardi di euro e che porterà un abbattimento pari a 30mila tonnellate di Co2 e trasporterà a regime 80 milioni di passeggeri all’anno. Sono numeri – conclude- che faranno della tramvia fiorentina la più grande opera tranviaria d’Europa”.
Come cambia Sesto Fiorentino
“Andiamo a compiere un passo in avanti fondamentale in ottica di un’area metropolitana multipolare”, ha detto il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi. “Sarà fondamentale nei prossimi mesi lavorare per approfondire e valutare i miglioramenti progettuali che potranno venire da altri attori del territorio, a partire dall’Università, per migliorare ancora questa infrastruttura. Il tram collegherà senza rotture di carico la nostra piazza del Mercato con Firenze, toccando tre scuole superiori, fermando nel cuore del Polo scientifico e unendolo a quello delle Scienze sociali, intersecando quattro stazioni ferroviarie collocate sulle principali direttrici metropolitane e regionali. Sarà un’occasione decisiva per avvicinare il Polo scientifico alla nostra città, legandola in maniera ancora più forte con questo luogo di eccellenza di livello internazionale”.
Il Polo Scientifico di Sesto Fiorentino è una realtà strategica per il sistema universitario e della ricerca. Qui gravitano ogni giorno almeno 4mila persone tra docenti, ricercatori e studenti. E almeno in doppio se ne prevedono fra qualche anno, quando ci sarà la scuola di Agraria. “Oggi si avvia un percorso per la realizzazione di un’opera molto attesa dalla comunità universitaria fiorentina destinata a modificare profondamente la mobilità del campus di Sesto fiorentino – spiega la rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci – la sintesi a cui siamo approdati rappresenta un punto di equilibrio raggiunto attraverso il dialogo e il confronto tra le istituzioni. Questo metodo si rivelerà ugualmente preziosa quando, nei prossimi mesi, dovremo affrontare alcuni aspetti più di merito. Siamo fiduciosi che questa collaborazione permetterà di raggiungere la soluzione adeguata a una realtà come quella del Polo Scientifico e Tecnologico apprezzata a livello internazionale per la qualità della ricerca espressa e determinante per lo sviluppo del Paese”.