Il Firenze Jazz Festival chiude l’estate fiorentina dall’8 al 12 settembre con cinque giorni di musica, oltre 100 artisti in 10 diverse location e oltre 35 eventi dal vivo.
Il festival inserito nella top 10 dei festival jazz italiani per le riviste del settore coinvolgerà ville storiche, sale da concerto e chiostri rinascimentali, agriturismi, circoli e locali, rivolgendosi sia agli appassionati che ai curiosi.
L’ssessore alla Cultura del Comune di Firenze Tommaso Sacchi ha dichiarato: “Il Florence Jazz Festival si conferma come una delle realtà più interessanti degli ultimi anni a Firenze, fortemente voluto e condiviso fin da subito con gli organizzatori. Ci fa particolarmente piacere che questa rassegna, non scontata in un anno pandemico nel quale ancora molti teatri e club non sono riusciti a riaprire o rischiano la chiusura definitiva, coinvolga coralmente tanti luoghi della città in un percorso diffuso tra luoghi pubblici come le biblioteche, e privati. Vedere i nomi di oltre 100 artisti in questo cartellone è davvero un orgoglio per la città”.
Tutti i concerti
Il programma della cinque giorni inizia mercoledì 8 settembre alle 18 nel parco della splendida Tenuta Poggio Casciano un percorso enogastronomico a ritmo di jazz. Sul palco St. John Trio, un ensemble formato da tre vere e proprie eccellenze del jazz fiorentino ed italiano Nico Gori, Franco Santernecchi e Piero Borri, nato qualche anno fa per rendere omaggio alla musica e alla sfaccettata e complessa personalità di uno dei più grandi eroi della musica afroamericana: John Coltrane.
Alle 20:15 al Vip’s Bar di Piazzale Michelangelo Michele Papadia, uno dei tastieristi più versatili della scena italiana ed internazionale, Fabio Morgera, trombettista e compositore affermatosi giovanissimo con l’ottetto di Giorgio Gaslini, e Stefano Tamborrino, semplicemente uno dei migliori batteristi italiani, costituiscono l’Out of Gravity Trio.
Giovedì 9 settembre alla biblioteca Thouar Rosa Brunello e Camilla Battaglia eseguiranno un repertorio eclettico di brani e canzoni che arrivano da tradizioni e paesi lontani, arricchito da una forza che si sprigiona naturalmente nelle loro performance dal vivo, oltre le barriere dei singoli generi musicali. Al Santarosa Bistrot alle 19:15 e alle 21:15 si esibirà Francesco Cusa in “Jazz Assassins”.
La serata di giovedì prosegue con il Nexus 6t in Sala Vanni, un gruppo che da 40 anni si esibisce in Europa e Stati Uniti, ha prodotto undici dischi, e realizzato collaborazioni internazionali di prestigio, tra cui quelle con Glenn Ferris, Enrico Rava, Mark Dresser, Herb Robertson e Roswell Rudd.
Alle 20 nel Garden Stage della Limonaia di Villa Strozzi va in scena il promettente quartetto Meraz, mentre alle 21:30 all’anfiteatro della Limonaia arriva Danilo Gallo con l’atteso progetto Dark Dry Tears. Con lui sul palco tre musicisti che non hanno bisogno di presentazioni: Jim Black (batteria), Francesco Bearzatti (sax tenore e clarinetto) e Francesco Bigoni (sax tenore e clarinetto).
Per concludere alle 20:15, al Vip’s Bar di Piazzale Michelangelo si esibisce il Trio Manouche del chitarrista Maurizio Geri, con Tommaso Papini (chitarre) e Nicola Vernuccio (contrabbasso).
Sei le location coinvolte nella serata di venerdì 10 settembre. Si parte alle 18:15 in Sala Vanni, con la conferenza fra jazz e arte “Basquiat e King Zulu” curata da Francesco Martinelli, ma il programma entra poi nel vivo alle 19:30, sempre in Sala Vanni, con una delle attesissime punte di diamante del nuovo jazz statunitense, quello più vitale e coraggioso: il sassofonista James Brandon Lewis.
Quasi in contemporanea, al Santa Rosa Bistrot, Zeno De Rossi si esibisce in due set, il primo alle 19:15, il secondo alle 21:15 (ingresso libero).
Il programma prosegue a Villa Bardini alle 19 con il giovane chitarrista veneto Luca Zennaro, già considerato come una delle più originali proposte del jazz italiano. Si prosegue ad altissimo livello, alle 21:30, con una stella del jazz italiano all’estero: Franco D’Andrea, che insieme a Enrico Rava, Paolo Fresu e Stefano Bollani, è di gran lunga il più famoso e prestigioso nome del jazz nostrano.
Al Garden Stage della Limonaia Villa Strozzi Leonardo Radicchi & Nazareno Caputo, con il loro progetto Logos Duo, si concentrano sugli elementi essenziali della canzone, sviscerandone i principi compositivi attraverso modelli dalle più disparate tradizioni culturali.
A pochi metri di distanza, nell’anfiteatro della Limonaia, un’altra punta di diamante della scena musicale afroamericana e vincitore del Grammy Award: David Murray.
Al Circolo Rondinella del Torrino alle 19:15 e alle 21:15 Our Favourite Ellington Trio: omaggio alla figura di Edward “Duke” Ellington, con Angelo Lazzeri (chitarra) Guido Zorn (contrabbasso) e Alessandro Fabbri (batteria).
La lunga giornata in musica di venerdì 10 settembre si conclude in bellezza all‘anfiteatro della Limonaia con una jam session open stage in compagnia del Ferdinando Romano Trio.
Sabato 11 settembre il Festival torna nuovamente fuori città al parco della Tenuta Poggio Casciano. Qui, alle 12:30, il programma propone un gustoso Jazz Brunch, che vede nuovamente protagonista James Brandon Lewis. In questo concerto, in una prima assoluta, Lewis sarà accompagnato da una ritmica italiana di eccellenza, con il basso di Francesco Ponticelli e la batteria di Bernardo Guerra.
Alle 18, presso la Biblioteca Thouar, Step Two. Il secondo appuntamento del Firenze Jazz Festival con le musiche e la spiritualità di John Coltrane con un duo composto da Giovanni Benvenuti (sax tenore) e Francesco Pierotti (contrabbasso).
Alle 19 a Villa Bardini Ferdinando Romano salirà sul palco con il suo progetto di punta per questa edizione del FJF, ossia Totem. Il contrabbassista e compositore ha vinto il #TopJazz2020, il referendum della critica organizzato ogni anno dalla storica rivista Musica Jazz, come Miglior Musicista emergente italiano. Ospite sul palco il grande trombettista statunitense Ralph Alessi.
Alle 20:15 “La carne e l’anima”, una conversazione sulla spiritualità nella musica di John Coltrane a cura di Stefano Zenni (ingresso libero), mentre alle 21:30 arriva uno dei concerti più attesi di questa edizione del Festival, e cioè quello del Tri(o) Kala formato daRita Marcotulli al pianoforte, Alfredo Golino Official alla batteria e Ares Tavolazzi al contrabbasso, hanno deciso di unirsi per divertirsi e regalarci forti emozioni.
Al Circolo Rondinella del Torrino, va in scena Muziki: un trio che vede insieme il pianista, tastierista e compositore Franco Santarnecchi, la vocalist jazz Titta Nesti e la violoncellista e flautista Ellie Young.
Immancabile anche l’appuntamento in Sala Vanni alle 19.30 con il gruppo Tell No Lies che si snoda tra incendiari frangenti improvvisativi e suggestivi incastri melodici.
Al Vip’s Bar di Piazzale Michelangelo alle 20 il trioZone di Dario Cecchini con Fabio Morgera. Da anni considerato uno dei migliori sassofonisti italiani Dario Cecchini è il fondatore e leader dei FUNK OFF, gruppo tra i più noti a livello nazionale.
Alla Limonaia di Villa Strozzi gli eventi da appuntare in agenda sono ben tre. Si parte alle 20 al Garden Stage con il trio di Michele Tino. Si prosegue con Mack all’anfiteatro della Limonaia: un cuore pulsante di hip hop, funk, jazz, neo-soul ed elettronica e la serata si conclude con una produzione originale Dance in Villa con Paolo Parpaglione membro e fondatore dei Bluebeaters.
Nell’ultima giornata del festival domenica 12 settembre alle ore 11, si torna in Sala Vanni con il Piano Solo di Simone Graziano che in questi anni si è affermato per le sue doti di pianista e compositore. A Firenze presenta il suo ultimo lavoro, uscito per la Auand da poche settimane. “Embracing the future”.
Alle ore 12:30 al Circolo Rondinella del Torrino un nuovo speciale Jazz Brunch in compagnia di Silvia Bolognesi & Young Shouts con un repertorio ispirato dalle folk songs tradizionali afroamericane.
Alle 19:00, immersi nello scenario naturale del giardino nel cuore di Firenze di Serre Torrigiani, l’“Environmental Set” di Daniele Mana: una suite tesa ed evocativa di elettronica beatless, quasi neo-classica.
All’Anfiteatro Ultravox Firenze del Parco delle Cascine andrà in scena la festa finale del Florence Jazz festival: un tributo all’appassionato Dj e conduttore radiofonico Freddie Villarosa, precocemente ed improvvisamente scomparso pochi mesi fa.
La serata prende il via, dalle 18:00 in poi, con un maxi dj set, in cui dodici colleghi ed amici di Freddie si susseguiranno sul Vox Stage del pratone con selezioni musicali di tutti i generi musicali per poi proseguire dalle 21:00 all’Anfiteatro con il doppio concerto dei Savana Funk e dei Don Karate. L’incasso verrà devoluto all’Associazione Tumori Toscana.