Sarà l’ex cinema Ariston, in piazza degli Ottaviani, la nuova casa del grande plastico ferroviario di San Giuliano .
Tra i più grandi d’Europa, il plastico è grande 280 mq, e racchiude in sé tutta la storia, la passione e l’aspirazione di Giuseppe Paternò Castello di San Giuliano, discendente di una delle più antiche e nobili famiglie siciliane, fiorentino d’adozione. Amante del bello, personaggio eclettico, di sangue nobile un giorno agli inizi degli anni 70 il marchese di Sna Giuliano entrò in un negozio di giocattoli di Firenze e lì scoprì e i modellini ferroviari. Lì iniziò la passione cui dedicherà tutta la vita. Oggi, a quattro anni dalla sua scomparsa, sono i figli Diego, Giulia e Maria a realizzare il sogno che era del padre: un museo dedicato al treno con al centro il suo plastico .
Il plastico di San Giovanni
La costruzione del plastico fu avviata nel 1972 nella casa fiorentina della famiglia di San Giuliano. Anno dopo anno il plastico iniziò ad ingrandirsi e a perfezionarsi. Nel 2000 viene dedicato al plastico di Giuseppe Paternò un hangar di 400 mq a Scandicci. Nuovi pezzi e nuove energie hanno però reso il plastico sempre più unico nel suo genere tanto da volerne fare il protagonista del futuro progetto museale nel vecchio cinema Ariston.
HZERO, impresa ferroviaria in miniatura
Hzero, dal nome della scala 1/87 tipica del modellismo ferroviario, sarà inaugurato il prossimo 29 maggio, riqualificando anche il vecchio cinema a due passi dalla stazione di Santa Maria Novella.
Non solo le misure del modellino di San Giuliano ne fanno un esemplare unico in Europa. È un gioiello di artigianalità e cura per i dettagli, emblema di una cultura ferroviaria che ha caratterizzato tutta un’epoca. Il museo intende infatti creare un ambiente immersione e sensoriale che possa rendere giustizia al sogno del suo ideatore: “L’aver trovato un vecchio cinema abbandonato nel cuore di Firenze – ha spiegato Luigi Fragola, architetto che ha curato il progetto museale – ci ha permesso di rendere questo gioiello visibile a tutti e al contempo di ridare alla città un luogo di intrattenimento perduto: dalla hall fino al piano superiore dell’ex Ariston gli spazi saranno trasformati per accogliere il plastico che sarà il protagonista indiscusso del museo” . Il museo sarà un vero e proprio show: videoproiezioni, scenografie, giochi di luci. “Il treno ha rivoluzionato il concetto di viaggio – ha spiegato il curatore del museo Alberto Salvadori – ha attraversato la storia dell’arte, del cinema, della musica, della fotografia. È un mondo denso di significati di cui HZERO cercherà di dare pienamente conto”.
Un museo per tornare anche un po’ bambini
Un nuovo luogo di intrattenimento vicino al nuovo museo del 900 e a due passi dalla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella. Questo contesto, così legato alla cultura del treno e ferroviaria, farà sicuramente da richiamo per appassionati e collezionisti ma anche per le famiglie perché tutti i bambini amano i treni, sentirli fischiare, vederli partire e aspettarli quando tornano. I treni fanno sognare. “Non vedo l’ora di portare i miei figli al nuovo museo che racconterà il modellismo in maniera interattiva e unica”, ha commentato il sindaco Dario Nardella: “Restituiamo uno spazio alla città mentre procede la nostra opera di riqualificazione di tutta l’area intorno alla stazione di Firenze per renderla un vero e proprio polo ferroviario di interesse culturale”.