Il feltro di lana, la canna comune, il miele della Lunigiana. Sono queste le materie prime che danno vita all’agrievidenziatore del futuro, un prodotto rivoluzionario, 100% naturale che non danneggia l’ambiente.
Il prototipo di questo pennarello, chiamato Moon Marker, è frutto del lavoro in laboratorio dell’istituto Leonardo da Vinci di Villafranca nell’ambito del progetto Green Jobs e dell’azienda Spicchio di Lana di Cristina Castellazzi, che si è aggiudicata l’Oscar Green Toscana 2020, il premio promosso da Coldiretti che valorizza l’impegno dei giovani nel settore agricolo.
“Sono da sempre dalla parte dell’ecologia e della sostenibilità – ci racconta in un’intervista Cristina Castellazzi, titolare dell’azienda vincitrice – perciò per me è stato stimolante collaborare con i ragazzi del Liceo da Vinci di Villafranca per realizzare questo evidenziatore innovativo a impatto zero.
La mia azienda produce olio e prodotti ortofrutticoli; alleviamo pecore di razza zerasca e massese, da cui ricaviamo la lana; facciamo tinture naturali e produciamo manufatti.
Per questa idea, ho creato uno stoppino (che va all’interno dell’evidenziatore) di feltro di lana cardata, imbevuto con la tintura naturale”.
La tintura naturale della lana
La lana grezza viene cardata e filata e viene tinta in maniera naturale; quindi rimane bio. Per colorare, si utilizzano vari “ingredienti”, come frutta, verdura, fiori, oppure la cocciniglia.
Cavolo, mirtilli, cipolla, ortica, caffè, vino rosso e molto altro ancora. Ogni cosa presente in natura può servire nella fase di colorazione. “Al momento – continua Cristina Castellazzi – sto dipingendo usando le castagne, c’è l’acero, l’edera. Ma in primavera e in estate la palette di colori a disposizione è più ricca.
Se si coglie una foglia in un mese piuttosto che in un altro cambia la colorazione, anche solo di una sfumatura. A seconda del periodo di raccolta si ottiene infatti una tonalità diversa”.
Un evidenziatore e un brano rap
Moon Marker, l’evidenziatore della luna che rende omaggio alla terra in cui nasce, la Lunigiana, utilizza solo prodotti locali. “Immaginiamo un futuro più green in ogni nostro oggetto. Cerchiamo risorse che vadano oltre quelle che il mercato ci offre. Vogliamo dare voce all’abilità artigianale e ai prodotti della nostra terra di Lunigiana”, così i ragazzi e le ragazze della III ASA del Liceo Da Vinci di Villafranca descrivono la loro idea, alla quale hanno dedicato anche una canzone rap “Emme emme”.
La classe ha rappresentato alle finali nazionali il territorio di Liguria e Lunigiana per il progetto Green Jobs, un programma di educazione per gli istituti superiori che promuove competenze legate alla sostenibilità ambientale e all’imprenditorialità.
“Volevamo valorizzare il nostro piccolo territorio con le sue innumerevoli aree, poco contaminate e ricche di vegetazione – concludono gli studenti – utilizzando esclusivamente materiali naturali del posto. Il prodotto della nostra start up è pensato per consumatori come noi, ovvero studenti che ogni giorno utilizzano evidenziatori dannosi all’ambiente. Il nostro ‘end point’ prioritario è proprio quello di limitare il problema attraverso un materiale di cartoleria che presenti caratteristiche importanti dal punto di vista green, essendo 100% eco-sostenibile e biodegradabile”.