Al mondo del vino e ai suoi territori ha dedicato la vita. Donatella Cinelli Colombini ha dato l’input decisivo all’enoturismo con iniziative come Cantine Aperte. La wine hospitality è diventata oggetto studio e lei stessa è docente in alcuni master. Come ha abituato i wine lovers nel corso degli anni, l’imprenditrice vinicola detta la linea anche in questa fase post Covid per l’incoming turistico che gira attorno a vigneti e botti.
Trasformando in pratica quella teoria che racconta nei suoi manuali sull’accoglienza turistica, Donatella Cinelli Colombini lancia ben otto esperienze per wine lovers: le propone ai visitatori nelle sue cantine Casato Prime Donne a Montalcino nel cuore del Brunello e Fattoria del Colle a Trequanda tra Chianti e Orcia DOC.
“La stragrande maggioranza delle cantine italiane propone un solo tipo di esperienza: visita fra tini e botti con spiegazione dei processi produttivi e degustazione. Questo non è più attuale con le nuove esigenze dei turisti” sottolinea Cinelli Colombini.
Per soddisfare le tipologie più svariate di wine lovers “i veri appassionati e i Brunello lovers, i curiosi e i desiderosi di esclusività straordinarie, chi vuole trascorrere il suo tempo libero imparando in modo giocoso” propone esperienze e degustazioni accompagnate da piccoli assaggi di cacio pecorino, olio extravergine di fattoria e pane toscano sciapo cioè senza sale.
Per chi arriva a Montalcino, quattro le esclusive esperienze nel Casato Prime Donne, nota per i suoi vigneti certificati bio e per la prima cantina italiana di sole donne. Un’esperienza a metà strada tra arte e vino, con botti e tini a far da scenario tra tele e proiezioni della nobile storia di Montalcino e suoni e canti del territorio. Da Casato Prime Donne non mancano installazioni artistiche e dediche di grandi personaggi femminili come l’astronauta Samantha Cristoforetti, la capitana della squadra italiana di calcio Sara Gama e la virologa Ilaria Capua.
Donatella Cinelli Colombini propone esperienze su misura: una più semplice per chi è neofita del vino e conosce il Brunello solo marginalmente, due per i wine lovers alla ricerca di nuove emozioni e nuove conoscenze sul Brunello. Si va quindi dall’assaggio dalla botte fino alle grandi annate, per chi apprezza proposte inconsuete il Sommelier musicista Igor Vazzaz accompagna l’assaggio itinerante a un percorso musicale. E poi, per i più esigenti c’è la possibilità di assaggiare il Brunello più esclusivo in edizione limitata, accompagnato da formaggi vincitori di premi internazionali.
Alla Fattoria del Colle, con villa e casali del piccolo borgo cinquecentesco che ospitano camere e appartamenti per i turisti, ci sono ristorante, sala banchetti, scuola di cucina, zona per il benessere naturale, tre piscine, quattro parchi e naturalmente la cantina per DOC Orcia, Chianti Superiore e Supertuscan.
Qui ai turisti si propone una giornata o una vacanza green, safari fotografici tra i vigneti certificati bio e alla fattoria, trekking nelle vigne. Non mancano occasioni per assaggiare la cucina del posto: pici al sugo di aglione, pappardelle con la nana e bistecca di bue chianino.
Per la Fattoria del Colle quattro le esperienze proposte. Per i turisti che amano il relax e la storia, c’è una visita guidata con l’assaggio finale del vino; mentre per gli appassionati una proposta incentrata sul Sangiovese con degustazione finale. Un’occasione anche per il “Piccolo Enologo”, una “winemaker experience” che sembra un gioco per creare il proprio Supertuscan.
Infine una masterclass per gli amanti del Sangiovese e del Brunello con due ore di lezione e due di visita tecnica sul re dei vitigni toscani: storia, specificità di vigneti e territori, leggende e assaggio di 4 Docg Toscane, tra cui il Brunello di Montalcino e il Chianti Classico.