Un investimento da 80 milioni di euro da parte dell’associazione Conciatori di Santa Croce sull’Arno per rendere immediatamente utilizzabili i rifiuti prodotti dalla lavorazione della pelle e i fanghi del distretto del cuoio tra le province di Firenze e Pisa, processo da ultimare in tre anni periodo per il quale è estesa l’attività della discarica di Scapigliato (Cecina). E’ quanto prevede il protocollo d’intesa siglato stamani dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e Alessandro Francioni, presidente dell’Associazione Conciatori e Alessandro Giari, amministratore unico di Rea Impianti srl.
“Uno degli accordi più importanti che io abbia mai siglato – ha commentato Rossi – c’è chi parla di economia circolare, l’accordo di oggi la fa realmente. Un salto straordinario nella sicurezza ambientale,che porterà altre imprese della pelle e della moda ad insediarsi nella zona del cuoio perché i nostri processi sono garantiti oltre le normative più rigide a livello nazionale ed europeo”.
L’investimento servirà all’ammodernamento degli impianti di Santa Croce, a partire dal depuratore per il trattamento dei residui dei processi di rasatura e carniccio, circa 7 mila tonnellate all’anno, che consentirà così di eliminare idrocarburi e cromo per renderli immediatamente utilizzabili come concime. Altro intervento sarà l’adeguamento dell’impianto di trattamento fanghi, che tratta altre 70mila tonnellate all’anno per realizzare conglomerati bituminosi per cementifici, per far fronte a possibili innovazioni della normativa. L’ultimo intervento riguarderà il depuratore di Acquarno spa, a cui attingeranno le acque reflue di Valdinievole e Valdera che saranno trattate per essere utilizzate dalle concerie senza dover attingere dalla falda.