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Applausi a Siena per il Drappellone del Palio dipinto da Roberto Di Jullo

L’artista molisano ha rappresentato il volto di una Madonna bambina e ha inserito nell’opera una dedica al figlio scomparso prematuramente

Il Drappellone del Palio di Siena del 2 Luglio 2023

È una sintesi tra le tradizioni senesi e la vita dell’artista che l’ha dipinto il Drappellone del Palio di Siena del 2 luglio, dedicato alla Madonna di Provenzano, firmato da Roberto Di Jullo, che è stato presentato ieri nel Cortile del Podestà di Palazzo Pubblico, dove è stato accolto con molti applausi.

La dedica dell’artista al figlio scomparso

L’opera è un elegante e delicato dipinto, capace di generare una narrazione completa e puntuale del Palio nel pieno rispetto della tradizione, in cui sono inserite le vicende autobiogradiche di Di Jullo, in un racconto che è una fotografia del passato e del presente.
In alto spicca il volto di una Madonna bambina, che indossa il velo avvolto da un’aura di luce dorata e dalla dedica: “A te advocata nostra”. Accanto una rosa blu i cui petali raccolgono due
iniziali: sono i nomi della moglie e del figlio di Di Jullo, Paola e Robert.

Sotto, quasi in dialogo con la Vergine, in una tensione aspirazionale, un cavaliere che con forza propende il braccio al cielo. Indossa un’armatura segnata dalla lettera F.: è infatti la dedica del maestro al figlio Federico, prematuramente scomparso, ed ora protagonista nella storica battaglia di Montaperti che, nel 1260, vide le truppe ghibelline di Siena sconfiggere quelle dei guelfi di Firenze.

“Il mio Palio l’ho dipinto per voi, sarete voi i giudici, è il contributo alla vostra straordinaria storia, millenaria; una rosa blu sia con ognuno di voi, dedico questo Palio a mio figlio Federico” ha detto Di Jullo presentando ieri il suo Drappellone.

Il Drappellone di Roberto di Jullo

I cavalli e le contrade dipinti da Di Jullo

Al centro del Drappellone emerge un gruppo di dieci cavalli dal grande impatto visivo, che trasmettono forza e impeto, caratteristiche richieste su un campo di battaglia, che sia Montaperti o l’anello di Piazza del Campo, ma anche fluidità, cifra stilistica del pittore molisano che sceglie un cromatismo che richiama i colori del tufo.

Il terzo capitolo capitolo dell’opera è tracciato da un canape dipinto con un effetto 3D. La parte bassa del Drappellone infine è un tributo alle donne: fanciulle e mamme con i loro piccoli avvolte, quasi protette, dalle bandiere che indicano le dieci contrade che si sfideranno in Piazza del Campo, con un volto che rivela nell’espressione il pathos dell’attesa e il desiderio di vittoria.

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