Si trova in Toscana l’unica Stamperia Braille pubblica in tutta Italia, posta nell’ambito dell’assessorato alle Politiche sociali della Regione tra le attività volte all’inclusione delle persone con disabilità visiva.
La Stamperia propone un’offerta culturale basata sulla produzione di testi in codice braille e di tavole e immagini in rilievo per la lettura attraverso il tatto. Un compito che viene portato avanti anche contribuendo, in collaborazione con gli enti locali e con il sistema scolastico, a garantire il pieno diritto all’istruzione e all’accesso alla cultura alle persone non vedenti ed ipovedenti, oltre a svolgere importante opera di sensibilizzazione ed educazione alle tematiche della disabilità visiva.
La Stamperia trascrive in braille i libri scolastici
“La Stamperia realizza un servizio fondamentale per i bambini e per i ragazzi non vedenti e ipovedenti, che frequentano le scuole della Toscana dalla scuola primaria alle superiori – afferma l’assessora regionale alle Politiche sociali Serena Spinelli – a tutti loro viene garantita la trascrizione dei testi scolastici adottati dagli insegnanti, trascritti in braille appositamente per loro e stampati dalla Stamperia su carta e, da quest’anno, anche in formato digitale, per venire incontro alle diverse esigenze degli studenti. Un servizio personalizzato di altissima qualità, grazie anche all’impegno della Uici (Unione italiana ciechi ed ipovedenti) e dell’Irifor (Istituto per la ricerca, la formazione e la riabilitazione)”.
Anche in quest’anno scolastico 2020-21, la Regione Toscana, nonostante le difficoltà poste dalle misure dell’emergenza Covid-19, ha raccolto le richieste di 15 tra bambini e bambine, ragazzi e ragazze e, in totale, ha trascritto e stampato circa 900 volumi in codice braille, a partire da 137 libri. Per i testi di matematica e fisica sono state riprodotte in rilievo più di 200 tra figure e grafici di corredo al testo.
Un servizio senza oneri per le famiglie
Anche per i prossimi anni la Regione intende dare continuità a questo servizio e alle attività della Stamperia Braille. A tal fine si vuole implementare la rete di relazioni con tutti i soggetti coinvolti nei vari interventi e da parte della Regione c’è la disponibilità a definire attività congiunte con i Comuni, l’Anci e l’Ufficio scolastico regionale, con il coinvolgimento delle scuole, dei docenti e delle famiglie degli studenti, nonché della Uici.
“Si tratta di un servizio a cui teniamo molto, realizzato dalla Regione senza oneri né compartecipazione tanto per le famiglie quanto per gli istituti scolastici e gli enti locali – continua l’assessora Spinelli – durante i mesi estivi i testi trascritti sono stati consegnati alle scuole o inviati direttamente a casa alle famiglie. Ciascun studente non vedente o ipovedente è entrato in classe a settembre con i propri libri in braille, al pari dei suoi compagni e compagne. Nel mese di dicembre sono state completate le parti finali dei testi e il lavoro è terminato”.