E’ un omaggio alla bellezza del paesaggio delle colline fiorentine, alla primavera e al ciclismo d’altri tempi la manifestazione “Ciclostorica La Lastrense“, prima e unica tappa in Toscana del Giro d’Italia d’epoca che si snoderà in varie zone del Belpaese per concludersi a Ravenna, dove si terrà la Ciclostorica “La Divina”.
Dunque spetterà proprio alla Toscana dare il via alla manifestazione con la tre giorni (17-19 marzo), la cui tappa di Lastra a Signa e comuni limitrofi – è organizzata dal Gruppo Sportivo Tre Emme, in collaborazione con il comune e patrocinata dalla Regione Toscana, dalla Città Metropolitana di Firenze e dai Comuni di Lastra a Signa, Scandicci, Montespertoli, San Casciano Val di Pesa e Montelupo Fiorentino.
Spazio a biciclette e abbigliamento vintage, a pedalate che inseguono curve, diritture, paesaggi che sembrano usciti da un quadro. Borghi appoggiati sulle colline, file di cipressi, vigne, oliveti, tratti di bosco. Asfalto che corre nell’equilibrio armonico di una Toscana che scrive la cifra della bellezza anche nella natura disegnata con cura dall’uomo.
La Lastrense, che fa parte delle società amiche del Ciclo Club Eroica ed inserita della Coppa Toscana Vintage e del Giro d’Italia U.N.V.S., ha una storia antica che parte dagli ultimi anni dell’Ottocento (con la costituzione dell’associazione sportiva) e andata avanti fino al 1987. Oggi rivive attraverso la manifestazione sportiva della ciclostorica, giunta alla sua seconda edizione.
Una storia che sarà ripercorsa nel villaggio sportivo allestito in Piazza Garibaldi (nel centro storico di Lastra a Signa), dove saranno esposti cimeli, biciclette d’epoca, maglie di grandi campioni delle due ruote, fotografie e ancora abbigliamento da corsa vintage. Un salto indietro nel tempo, per rendere ancor più affascinante la manifestazione che vanta tra i suoi partner anche Touring Club e Fiab.
La presentazione de La Lastrense al Salone d’onore del Coni a Roma
Il Giro d’Italia d’Epoca e La Lastrense, che ne rappresenta la tappa inaugurale, sono stati presentati anche nel luogo più rappresentativo e iconico delle istituzioni sportive, il salone d’onore del Coni al Foro Italico. Oltre alle rappresentanze nazionali sono intervenuti anche i dirigenti lastrigiani Marco Falsetti, Graziano Firenzuoli, Guglielmo D’Ambrosi e Gianni Taccetti che hanno illustrato i percorsi e le iniziative dell’unica tappa toscana.
I quattro percorsi “ciclostorici”sulle colline fiorentine
Gli itinerari della Ciclostorica del 19 marzo toccheranno cinque comuni dell’area fiorentina. Prenderanno il via da Lastra a Signa per proseguire a Scandicci, Montespertoli, San Casciano e Montelupo Fiorentino, con soste-ristoro legate ai sapori d’altri tempi.
I cicloamatori potranno scegliere tra percorsi più impegnativi come il “Lastrense” (76 km con un dislivello di 1.354 metri, 13 km di strade sterrate e brevi ma ripide salite), itinerari di media difficoltà di circa 47 km e un dislivello di 544 metri (percorso “Colline”), con tre settori di strade sterrate, privo di lunghe salite ma costellato di strappi più o meno ripidi.
Scende invece a 37 km l’itinerario “Bramasole”, con un dislivello di 350 metri, prevalentemente su strade asfaltate, ad esclusione di due settori su strade bianche. Anche in questo caso le salite non sono lunghe ma ripide. Il percorso meno impegnativo è invece lo “Scansalavilla”: 30 km di strada per un dislivello di 160 metri. Una sola salita e un settore sterrato da percorrere.
Pedalate tra ville e castelli: dalla casa di Enrico Caruso al Castello di Montegufoni
La Ciclostorica toccherà anche luoghi simbolo della campagna tra Lastra a Signa e Montespertoli, dimore storiche che saranno aperte e visitabili per l’occasione.
Sembrerà di sentire nell’aria la voce intramontabile di Enrico Caruso, pedalando nel cuore del giardino all’italiana di quella che fu la sua residenza a Lastra a Signa. Villa Bellosguardo oggi è sede del museo intitolato al tenore, custode di cimeli, fotografie, costumi, cartoline. Un vero e proprio viaggio nel tempo e nella grandiosa vita di Caruso.
La corsa tocca poi anche il Castello di Malmantile, sulle colline lastrigiane, costruito all’inizio del Quattrocento per difendere la Repubblica fiorentina da Pisa. L’edificio più importante del castello è l’ex monastero di Lecceto.
L’altra residenza storica è il Castello di Montegufoni a Montespertoli, bellezza e fascino medievale nel cuore della Toscana. La torre – ispirata a quella di Palazzo Vecchio – domina imponente il paesaggio, i giardini terrazzati, le colline d’intorno. Da non perdere all’interno del Castello la “Sala delle Maschere” affrescata dal pittore Gino Severini.
Protagonisti sono i personaggi della “commedia dell’arte italiana”, in un mix straordinario di creatività e modernità. Così si possono trovare Pulcinella con un violino e due Arlecchini che – seduti ad un tavolo – si versano del vino, oppure i ritratti di Arlecchino, Beppe Nappa e Tartaglia che passeggiano nel giardino del castello. Un’originalità che spicca tra le mura medievali di Montegufoni.
La pedalata rosa
Tra gli eventi collaterali aperti a tutti della “Ciclostorica La Lastrense” torna anche per il 2023 la “Pedalata rosa”, promossa in collaborazione con la Uisp di Firenze. La partenza è prevista il 18 marzo da Lastra a Signa, con un percorso totalmente pianeggiante di 22 km che – passerà dalla passerella di Badia a Settimo e toccherà i comuni di Signa e Scandicci fino ad arrivare al Parco delle Cascine di Firenze, punto di snodo del percorso di ritorno.
E’ invece riservato alle sole iscritte a “La Lastrense” il “Giro turistico sportivo nella Città di Firenze”. Il percorso è di 36 km e il punto di partenza è alle Pavoniere (Firenze).
La Lastrense, rivive la storia (anche dei campioni come Bitossi)
La società sportiva Lastrense lega il suo nome anche a quello di un grandissimo campione, Franco Bitossi. L’icona del ciclismo che in carriera ha vinto 21 tappe al Giro d’Italia, 4 al Tour de France e ottenuto un argento e un bronzo rispettivamente ai mondiali del 1972 e del 1977, ha mosso i primi passi proprio in questa associazione che ormai ha sorpassato il secolo di storia.
Oggi dunque rivivono non solo i fasti del passato ma la manifestazione si pone come elemento di “memoria” e di “presente”. La Lastrense di oggi segna la propria identità come evento sportivo che mette insieme territorio, socialità e sport. Un’occasione per celebrare la primavera pedalando tra borghi e città, passando per pievi, colline, castelli e storiche ville. Un viaggio nell’autenticità che si rinnova ogni anno nel mese di marzo e che sta raccogliendo sempre più adesioni e interesse.