I 150 anni del Carnevale di Viareggio tengono banco nei bozzetti dei carri allegorici presentati nella notte delle stelle cadenti in Cittadella. I sei corsi mascherati in programma dal 4 al 25 febbraio nella storica edizione del 2023 non dimenticano i temi d’attualità. L’invito a smettere ogni guerra e il rispetto e la tutela dell’ambiente sono temi ricorrenti. Trattandosi del primo secolo e mezzo del Carnevale di Viareggio molti dei carri e dei gruppi mascherati pongono logicamente l’accento sulle origini della manifestazione e rendono un omaggio ai re della cartapesta.
Ad animare le sfilate a mare come l’anno scorso ci saranno nove carri di Prima categoria, quattro di Seconda categoria, nove le Mascherate di gruppo, 10 le Mascherate isolate. Inoltre saranno sei le Pedane aggregative fuori concorso.
Tra i carri di Prima categoria, Luca Bertozzi torna alle origini della manifestazione in “Carneval Divino“. Jacopo Allegrucci, “campione” in carica con “Il sognatore“, porta in scena un vecchio cantastorie con un carrozzone di emozioni e ricordi per raccontare “Una storia fantastica“. “Meraviglioso” e un grande Pulcinella conquistato dalla bellezza del mondo troneggia nell’allegoria di Luciano Tomei (su idea e progetto di Antonino Croci). Alessandro Avanzini in “Pace armata” invita a immaginare scenari di pace per un futuro migliore. Roberto Vannucci nell’allegoria dal titolo “Io sono nessuno” usa i girasoli a pretesto per immaginare un futuro migliore dopo anni bui. Per esorcizzare paure e dubbi la famiglia Lebigre e Roger propone la ricetta più semplice di sempre in “Ridi pagliaccio“: non prendersi troppo sul serio.
Luigi Bonetti per ritrovare l’equilibrio mondiale perduto immagina “Una macumba per dire basta“. Fabrio e Valentina Galli salgono idealmente a bordo di un’astronave guidata da Burlamacco e Ondina: direzione Pianeta Terra 2.0. Una riflessione pessimista per Umberto, Stefano, Michele Cinquini e Silvia Cirri con l'”Evoluzione della specie” quasi che l’umanità sia arrivata a un punto di non ritorno.