La guerra in Ucraina, la povertà causata dalla pandemia, la paura di un collasso (ecologico ma non solo) del pianeta ma anche la speranza di costruire un futuro migliore o per lo meno di seppellire tutti i guai ridendoci sopra. Torna ad affrontare i grandi temi dell’attualità, ma sempre con il sorriso, il Carnevale di Viareggio, di cui oggi si è aperta la 150esima edizione con una grande sfilata sui viali a mare baciati dal sole e da una temperatura quasi primaverile.
Con tre colpi di cannone, la fanfara dei bersaglieri e un applauso al presidente della Repubblica Sergio Mattarella (a cui era stato consegnato nei giorni scorsi il Burmalacco d’oro) ha preso il via lo spettacolo dei giganti di cartapesta.
A sfilare nove carri di Prima categoria, quattro di Seconda categoria, nove mascherate di gruppo e dieci mascherate isolate, che raffigurano tra gli altri anche personaggi come la regina Elisabetta e l’ex senatore leghista Simone Pillon.
La speranza di un futuro di pace sui carri di Viareggio
È un omaggio ai 150 anni della manifestazione viareggina il carro di Jacopo Allegrucci, vincitore uscente dell’ultima edizione, che nel suo “Una storia fantastica” porta in scena un vecchio cantastorie che con la sua fisarmonica, la grancassa e i bauli carichi di ricordi racconta la lunga tradizione di un mondo di cartapesta, che ancora oggi non rinuncia a far sognare il suo pubblico.
Anche Luca Bertozzi torna alle origini nel suo “Carneval Divino”, carro trionfale che celebra il Re Carnevale nei panni di Bacco, un invito a godere della bellezza e dei piaceri della vita.
Maestoso il carro di Umberto, Stefano, Michele Cinquini e Silvia Cirri che nel loro “Evoluzione della specie”, dominato dalla figura mastodontica di un gorilla, mostrano l’umanità arrivata a un punto di non ritorno, dove non riesce a smettere di combattere e deporre le armi.
La guerra è al centro anche di “Pace armata”, dove Alessandro Avanzini invita a immaginare un futuro migliore, di pace, per abbattere le frontiere e i muri che dividono l’umanità.
Apocalittico ma con una nota di speranza il carro di Fabrizio e Valentina Galli, che nel loro “Pianeta Terra 2.0” immaginano un vascello stellare guidato da Burlamacco e Ondina, con cui l’umanità si prepara a un’esodo di massa.
Una risata per riscoprire la voglia di vivere
Più introspettiva invece l’opera della famiglia Lebigre e Roger che nel suo “Ridi pagliaccio” mette al centro un grande clown che si guarda allo specchio, mentre si prepara per lo spettacolo e sembra chiedersi: sarò io a far ridere il pubblico oppure riderò del mondo, ormai diventato un circo? L’importante in ogni caso è esorcizzare le paure con l’ironia e senza prendersi troppo sul serio.
Anche Luigi Bonetti vuole esorcizzare i problemi che affliggono il pianeta in questo momento, dalle guerre all’inquinamento: per questo nel suo “Una macumba per dire basta” immagina un rito esoterico collettivo che possa ripristinare l’equilibrio mondiale perduto. Roberto Vannucci invece nel suo “Io sono nessuno” affronta il tema della povertà, che è aumentata dopo la pandemia e la guerra, usando i girasoli come simbolo di speranza per un futuro migliore.
Un grande Pulcinella che si sveglia dalla depressione per riscoprire la gioia di vivere domina il carro “Meraviglioso” di Luciano Tomei (su idea e progetto di Antonino Croci), ispirato alla celebre canzone di Domenico Modugno.
Tra i carri di seconda categoria notevole “Musk Attacks!” di Priscilla Borri incentrato sulla figura dell’imprenditore americano Elon Musk e la sua folle corsa allo spazio e alle neurotecnologie.
I prossimi appuntamenti sui viali a mare per il Carnevale di Viareggio saranno domenica 12, giovedì 16, domenica 19, martedì 21 e sabato 25 febbraio, quando saranno proclamati i carri e le mascherate vincitori.