Si chiama Bucolica ed è una piccola fattoria urbana in mezzo al centro abitato di Lastra a Signa, a 10 km da Firenze. Qui Filippo Zammarchi, agronomo appassionato di agri-ecologia, e Riccardo Zammarchi, organizzatore di eventi musicali ed enogastronomici, hanno dato nuova vita ai terreni familiari abbandonati da anni.
Gli eventi veri e propri ripartiranno appena sarà chiaro il quadro normativo in materia, ma i fratelli Zammarchi non escludono di recuperarli quanto prima. In arrivo un mercato contadino, la festa del grano e un appuntamento settimanale con la canzone popolare fiorentina.
“Durante il lockdown abbiamo messo a punto un sistema di consegne a domicilio che ci ha consentito di consegnare centinaia di kg di farina di grani antichi e lievito madre tra Lastra a Signa e Firenze, supportando così il riscoperto rito della panificazione casalinga durante questa lunga quarantena. Con la riapertura al pubblico il nostro obiettivo è tornato ad essere quello originario, ovvero costruire una relazione con una comunità di persone che si prende cura di ciò che mangia, della natura che la circonda e del proprio territorio. Per farlo c’è bisogno di poter raccontare e mostrare come e dove il nostro lavoro viene svolto” – affermano Filippo (28 anni) e Riccardo (35 anni).
A Bucolica si coltiva secondo i principi dell’agro-ecologia, un’insieme di tecniche e relazioni mirate al mantenimento dell’equilibrio a livello ecologico nell’agro-ecosistema. Un approccio in cui si cerca di lavorare con la natura e non contro, osservando e traendo ispirazione dai sistemi naturali. Il messaggio di Bucolica è semplice: “Abbiamo di fronte a noi un’eccezionale occasione per sostenere scelte coraggiose che tutelino l’ambiente, la biodiversità e le comunità locali, fatte da persone consapevoli, piccole attività e piccoli produttori. Non sprechiamola”.