Al parco di Grassina, nel Comune di Bagno a Ripoli, è stato inaugurato un alveare trasparente per osservare più da vicino l’instancabile lavoro quotidiano delle api. Questa iniziativa è il primo tassello di un progetto di apicoltura urbana ideato dell’amministrazione comunale per promuovere tra la popolazione e i bambini delle scuole la conoscenza di queste piccole creature fondamentali per l’ecosistema e la biodiversità. L’iniziativa è stata presentata proprio alla vigilia della Giornata mondiale delle api, istituita 4 anni fa per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza degli impollinatori, sulle minacce che affrontano e sul loro contributo allo sviluppo sostenibile. All’inaugurazione erano presenti il sindaco Francesco Casini, l’assessore all’ambiente Enrico Minelli, l’associazione degli apicoltori che si occuperà delle arnie e i bambini della IV A della scuola primaria Marconi di Grassina che hanno esposto i loro disegni e i cartelloni colorati dedicati a questi piccoli insetti.
“Si tratta di un progetto a cui teniamo moltissimo – spiega il sindaco Francesco Casini – che va a creare dei luoghi protetti per le api, una forma di tutela per queste piccole ma essenziali creature che con l’attività di impollinazione sono una chiave per la vita sul nostro pianeta, e che oggi sono messe a rischio da molti fattori inquinanti. Le api sono un vero e proprio termometro dell’ambiente che le circonda. Purtroppo l’uso crescente di biocidi e i cambiamenti climatici stanno segnando il declino di questi insetti, è quindi quanto mai necessario invertire la rotta e sensibilizzare la cittadinanza, in particolare le giovani generazioni, verso la loro importanza“.
Una speciale teca trasparente
Nel parco di Grassina lungo l’Ema è stata, così, installata in una posizione compatibile con l’attività del giardino e in assoluta sicurezza, una grande teca trasparente priva di copertura che al suo interno ospita due arnie. Questa particolare struttura è stata realizzata in modo tale che garantisca il passaggio di aria e luce per il massimo benessere delle api, insieme alle finalità didattiche del progetto. La teca trasparente, infatti, è stata scelta proprio per permettere a tutti di osservare da vicino il comportamento e l’attività delle api. Ogni arnia, a seconda della stagione, potrà poi ospitare al suo interno dalle 60mila alle 80mila api.
Attività didattiche e nuovi alveari
Il progetto di apicultura ripolese si amplierà già entro la fine del mese con l’installazione di altri dieci alveari all’Oratorio di Santa Caterina delle Ruote a Ponte a Ema, nello spazio verde adiacente al nuovo parcheggio e saranno organizzate attività rivolte agli studenti e alle studentesse delle scuole sul territorio con un approccio sperimentale alla didattica, all’aria aperta e in mezzo alla natura.
In arrivo il miele di Bagno a Ripoli
Naturalmente sarà poi possibile raccogliere i frutti del lavoro delle api. Il progetto è stato infatti realizzato in collaborazione con l’Associazione regionale dei produttori apistici (Arpat), che in Toscana riunisce 1000 soci e ben 29mila alveari. Questa associazione, grazie al supporto degli apicoltori locali, gestirà l’alveare e produrrà il “miele di Bagno a Ripoli”.