Una grande retrospettiva sui Macchiaioli con oltre 120 opere, provenienti da collezioni private, con dipinti quasi mai visti, e da musei quali Uffizi, il Museo nazionale scienza e tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano, la Galleria di arte moderna di Genova Nervi e la Galleria nazionale di Roma.
E’ la mostra “I Macchiaioli“, che da sabato 8 ottobre al 26 febbraio 2023 è allestita al Palazzo Blu di Pisa, a cura della storica dell’arte Francesca Dini. Obiettivo dell’esposizione raccontare tutto il gruppo di artisti che si riuniva al Caffe Michelangelo di Firenze.
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“Sull’arte dei macchiaioli – spiegano gli organizzatori – molto si è detto e rappresentato, senza mai però riuscire a restituire appieno quella visibilità internazionale che le spetta. E questo soprattutto perché la competizione con l’Impressionismo francese, impostata come ineludibile dalla critica sin dai tempi di Roberto Longhi, ha fin qui impedito una lettura completa e autonoma della vicenda dei Macchiaioli“.
Il termine fu coniato nel 1862 da un recensore della Gazzetta del Popolo, che così definì quei pittori che intorno al 1855 avevano dato origine a un rinnovamento in chiave antiaccademica della pittura italiana in senso realista. L’accezione ovviamente era dispregiativa e giocava su un particolare doppio senso: “darsi alla macchia infatti, significa agire furtivamente, illegalmente“.
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Articolata in 11 sezioni la mostra, prodotta e organizzata da Fondazione Palazzo Blu e MondoMostre, con il contributo di Fondazione Pisa, racconta dunque l’avventura di un gruppo di giovani pittori progressisti, toscani e non.
Artisti desiderosi di prendere le distanze dall’istituzione accademica nella quale si erano formati, sotto l’influenza di importanti maestri del Romanticismo come Giuseppe Bezzuoli e Francesco Hayez, giunsero in breve tempo a scrivere una delle più poetiche e audaci pagine della storia dell’arte non solo italiana. E raccoglie le opere ‘chiave’ di questo percorso per cadenzare i diversi momenti della ricerca dei macchiaioli, il loro confrontarsi con altri artisti e con le diverse scuole pittoriche europee.
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