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L’alluvione del ‘66 raccontato ai bambini: un libro illustrato per non dimenticare

La scrittrice americana Karen M. Greenwald ha trascorso due anni a studiare quel tragico evento che colpì profondamente Firenze e gran parte della Toscana. Ad aprile 2024 uscirà il suo nuovo lavoro dedicato agli Angeli del fango

Questo libro è una lettera d’amore dedicata agli Angeli del fango e ai fiorentini”. Inizia così la conversazione con Karen M. Greenwald, pluripremiata autrice per bambini che, dopo due anni di duro lavoro e interviste, sta per pubblicare un nuovo e interessante libro illustrato. Ad aprile 2024 per l’editore Albert Whitman uscirà (per ora in inglese) The Mud Angels: How Students Saved the City of Florence, un racconto fatto di disegni e colori che vuol spiegare ai più piccoli cosa è stato l’alluvione del 1966 per Firenze e la Toscana. Un volume che cerca di far luce su uno degli eventi più drammatici della storia fiorentina ma anche sull’aspetto della rinascita, legata alla straordinaria mobilitazione giovanile spontanea italiana e internazionale. Sono stati tantissimi, infatti, i volontari che hanno affiancato i cittadini colpiti dalla catastrofica piena dell’Arno e che hanno contribuito ad affrontare l’emergenza e la ricostruzione.

Gli Angeli del fango provenivano da tutto il mondo; alcuni stranieri abitavano già a Firenze per motivi di viaggio, studio o lavoro; altri, invece, arrivarono dopo l’esondazione. Tutti insieme, superando ogni barriera linguistica, hanno contribuito a recuperare opere d’arte, dipinti, statue e libri che altrimenti sarebbero andati perduti.

E proprio da questo fenomeno, tra i primi esempi di solidarietà globale di fronte a una catastrofe naturale, nasce l’idea del libro illustrato.

Karen, puoi raccontarci come ti sei avvicinata alla storia degli Angeli del fango?

Per me, ogni ricerca inizia con le domande: “Questo tema susciterà curiosità nella mente dei bambini e degli adulti che leggono con loro?”. In secondo luogo, “Qualcuno ha scritto di questo pezzo di storia in un modo che possa essere facilmente comprensibile dai bambini?”. Scrivere libri illustrati di saggistica richiede anni di ricerca, quindi più passione hai per l’argomento, meglio è.

Ho sentito parlare per la prima volta dell’alluvione del 1966 grazie a un amico. Il mio desiderio era scegliere un argomento riguardante un evento di rilevanza internazionale che avesse a che fare con la questione ambientale, la costruzione di una comunità e la conservazione dei beni culturali. Quando ho sentito l’espressione “Angeli del fango”, ho capito di aver trovato la “mia” storia.

Come è stata la ricerca delle informazioni?

La mia ricerca è coincisa con l’inizio della pandemia, quindi non ho potuto visitare personalmente Firenze. Però, oltre alla miriade di documentari e video disponibili in italiano, ho approfittato anche dei tour virtuali. Nel corso di diversi mesi, ho parlato con guide incredibili che hanno condiviso le loro vaste conoscenze, risposto a domande e mi hanno mostrato zone e suoni della Toscana. A seguito di questi approfondimenti e dei lunghi anni di studio, ho addirittura iniziato a studiare l’italiano!

Come hai contattato gli Angeli del fango? E con chi sei riuscita a parlare?

Ho iniziato a fare ricerche su questa storia due anni e mezzo fa. Come per il mio primo libro, A vote for Susanna, mi sono concentrata sulle fonti. Mi sono quindi messa in contatto con la Florida State University: i loro studenti che studiavano a Firenze, intorno al 1966, furono tra i primi a sfidare il pericolo, il fetore e il fango. Nel corso di pochi mesi ho intervistato sedici di questi incredibili Angeli del fango.

Oltre a fornirmi informazioni preziose, mi hanno regalato un’esperienza straordinaria. Hanno condiviso con me tempo, gentilezza e ricordi, molti di loro sono diventati dei vari amici.

Quando ho chiesto informazioni sulle barriere linguistiche che questa improvvisata brigata internazionale di sconosciuti ha dovuto affrontare mentre lavorava insieme, un Angelo del fango (ora anche un amico) mi ha risposto: “Una volta nel fango, eravamo tutti italiani!”.

Quale barriera linguistica? Una volta nel fango, eravamo tutti italiani!

Per mesi ho avuto anche una corrispondenza con un bibliotecario conservatore della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e un professore di idraulica collegato al CEDAF dell’Università degli Studi di Firenze. Infine, ho stretto contatti con varie biblioteche toscane, con la famiglia di Peter Waters e con fiorentini che hanno vissuto l’alluvione in gioventù.

Qual è il messaggio che vuoi trasmettere con il tuo libro?

Sono un’autrice di libri illustrati sempre alla ricerca di momenti importanti della storia che mostrino il meglio dell’umanità. La tenacia, il coraggio e la collaborazione dei volontari provenienti da tutto il mondo dimostrano che i giovani possono realizzare grandi cose. Spero che questo libro faccia capire ai bambini che gli atti di gentilezza possono avere un impatto profondo e, in questo caso, salvare la storia.

Quando sarà disponibile il libro? 

The Mud Angels: How Students Saved the City of Florence

Il lancio del libro è previsto per aprile 2024. Inizialmente sarà pubblicato in inglese ma è probabile che venga pubblicata anche una versione italiana.

 

Per informazioni e approfondimenti: www.karengreenwald.com

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