Al Museo del Tessuto di Prato arriva una mostra che rende omaggio per la prima volta in Italia a un iconico fashion duo della moda.
Fino all’8 gennaio 2023 saranno in mostra i coloratissimi abiti realizzati da Ossie Clark e Celia Birtwell due creativi inglesi che hanno dato origine a uno stile inconfondibile che ha lasciato un segno indelebile nella scena londinese e nella cultura pop tra il 1965 e il 1974.
Giovani, brillanti e rivoluzionari i due creativi hanno lavorato insieme per un periodo breve ma intenso.
Celia disegnava su leggere crepe, sette chiffon stampe originali ispirate alla natura e alle avanguardie artistiche che Ossie con la sua abilità nei tagli e nella modellistica trasformava in abiti sensuali e femminili che hanno conquistato il jet set internazionale e le più importanti rock star dell’epoca.
Il curatore Federico Poletti ha dichiarato: “Per la prima volta il lavoro di Celia Birtwell e Ossie Clark viene presentato insieme, perché le forme e i tagli di Ossie non avrebbero avuto lo stesso impatto senza le stampe di Celia. Grazie ai prestatori che generosamente hanno donato in prestito materiali rari e di grande valore storico-artistico, abbiamo potuto realizzare una mostra unica anche per le diverse tipologie di materiali esposti. Sono 40 gli abiti iconici del loro momento di massima notorietà (1965-74), 10 gli abiti di carta, 7 i preziosi taccuini di Ossie e Celia, numerosi i disegni inediti, gli editoriali scattati da importanti fotografi internazionali, oltre a rari memorabilia, fino ai video con le incredibili performance/sfilate di moda di Ossie Clark”.
Tutti erano affascinati dalla loro moda: Brigitte Bardot, Liz Taylor, Verushka, Mick Jagger, Brian Jones, Keith Richards, Jimi Hendrix, Marianne Faithfull, Anita Pallenberg, Eric Clapton, George Harrison, Bianca Jagger e Marisa Berenson.
Anticipatore di tendenze con i suoi abiti nude look Ossie è stato il primo designer a estendere il concetto di performance alle sfilate proponendole nei luoghi più diversi, come avvenne al Royal Court Theatre nel 1971, con il contributo musicale di David Gilmour, uno dei fondatori dei Pink Floyd.
L’esposizione realizzata con il patrocinio della Camera Nazionale della Moda Italiana in collaborazione con la Fondazione Sozzani mette in luce un importante nucleo di 40 abiti provenienti dalla preziosa collezione del celebre costumista Massimo Cantini Parrini, dalla collezione privata di Lauren Lepire a Los Angeles, e dagli archivi di Celia Birtwell e della famiglia Clark.
La mostra tramite abiti, tessuti, video, foto, editoriali dell’epoca, bozzetti e un’intervista esclusiva a Celia Birtwell farà rivivere al visitatore il periodo felice e spregiudicato della swinging London.