Le terme dell’Isola d’Elba hanno proprità curative uniche, grazie al fango marino termale (detto limo) e alle piante che nascono nel bacino termale del golfo di Portoferraio, proprio di fronte alla Darsena Medicea del capoluogo elbano. Numerosi studi ne hanno da sempre confermato le proprità rare e per questo l’Università di Pisa ha scelto proprio le terme San Giovanni per ospitare una tappa del master di secondo livello in medicina termale e idrologia medica (23 e 24 giugno). Qui si terrà il modulo dedicato alle terme marine e alla talassoterapia.
Una storia iniziata negli anni ’60
Le Terme vengono inaugurate nel luglio 1963 dal dottor Ernesto Somigli, che dagli anni Cinquanta aveva studiato le proprietà curative dei fanghi e della vegetazione autoctona del bacino termale, prendendo spunto dall’usanza dei braccianti della zona di spalmare gli arti con il composto per alleviare i dolori.
Le proprietà
Molte cure, oggi, sono anche in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale. Il limo marino viene utilizzato principalmente per la cura dell’artrosi, dell’acne, della psoriasi e per il trattamento della cellulite. L’acqua salsobromoiodica viene impiegata per le cure inalatorie, indicate per sinusiti, laringiti, faringiti e bronchiti. Le alghe e le piante marine termali, opportunamente trattate e trasformate, esaltando l’azione dell’acqua di mare, contribuiscono a ridurre la sintomatologia dolorosa delle articolazioni nei pazienti affetti da artrosi, a eliminare l’acido lattico nella muscolatura e dunque la stanchezza.
Nella due giorni del master si alterneranno esperti e accademici. Tra gli altri ci saranno: il dottor Paolo Berti, direttore sanitario di Terme di San Giovanni; Fausto Bonsignori approfondirà la tematica della Talassoterapia; Manela Scaramuzzino – Ds di Terme di Saturnia, Terme di Chianciano e Terme di Casciana – introdurrà la figura e gli impegni del Direttore Sanitario termale, mentre Sandro Baronti, esperto di marketing del benessere e delle terme, effettuerà un focus proprio su questa tematica.