Sono 3.250 le specie vegetali presenti in Toscana, mentre sono 600 quelle animali, e secondo l’Ispra la regione è al secondo posto in Italia in termini di biodiversità. I dati sono stati illustrati nel corso del convegno ‘Agrobiodiversità come risorsa per la fertilità del suolo, per salvaguardare le produzioni di qualità e affrontare le sfide del futuro‘ promosso da Cia Toscana.
“Oggi più che mai – ha affermato Monica Bettollini, presidente regionale di Donne in Campo, l’associazione delle donne di Cia – in questa fase di ripresa e di transizione ecologica, è fondamentale ripristinare un ciclo produttivo naturale nel rispetto dell’ambiente e dei tempi di coltivazione e allevamento, per noi e per le generazioni future, sostenere tutte le aziende che producono e mantengono le produzioni autoctone, antiche e di nicchia, anche utilizzando sistemi biologici o comunque sistemi indirizzati a preservare il territorio“.
Secondo Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana con delega all’agroalimentare, “dobbiamo pensare ad una politica agricola che faccia della biodiversità la direzione verso cui andare: siamo una regione che, in questo senso, parte avanti rispetto ad altri, grazie anche a quello che abbiamo già fatto come in agricoltura biologica. Nel 2021 sono stati investiti 72 milioni di euro per soddisfare tutte le domande“.