Sono 120 gli studenti che hanno concluso i propri percorsi di alta formazione con l’Istituto tecnologico superiore “Eccellenza agroalimentare Toscana” e che, venerdì 27 ottobre, hanno ricevuto i loro diplomi nella sede della Camera di Commercio di Firenze. Oltre l’80% delle ragazze e dei ragazzi che hanno frequentato i corsi biennali Its-Eat trova lavoro entro i successivi 12 mesi. Un risultato significativo per il tessuto economico-produttivo toscano.
“Sono molto felice di poter incontrare tante ragazze e tanti ragazzi che hanno scelto di frequentante un percorso Its e ascoltare le loro storie. Molte e molti di loro già lavorano e questo ci conferma l’importanza di sostenere questo segmento formativo terziario non universitario – ha commentato l’assessora regionale a istruzione, formazione, lavoro, Università e ricerca Alessandra Nardini –. Come Regione Toscana crediamo molto nel sistema Its Academy e infatti, in questa legislatura, dopo aver sostenuto la nascita di nuove Fondazioni che ci hanno consentito di ampliare l’offerta formativa andando a coprire aree tecnologiche fino a quel momento scoperte, abbiamo notevolmente incrementato i fondi destinati a questi percorsi e quest’anno abbiamo voluto mettere in campo l’offerta formativa più vasta di sempre: abbiamo stanziato oltre 10 milioni di euro, dando alle 9 Fondazioni Its toscane la possibilità di attivare ben 51 percorsi; tra questi, ovviamente, anche quelli proposti dall’Its Eat, che opera in uno dei settori strategici per il tessuto economico-produttivo toscano, l’agroalimentare. Il nostro impegno prosegue nel raccontare le prospettive occupazionali offerte dagli Istituti Tecnologici Superiori, per farli conoscere a studentesse e studenti affinché, accompagnati da famiglie e docenti, possano effettuare la propria scelta informati e consapevoli”.
Attraverso la formazione, si aiuta la nuova generazione a raggiungere un’occupazione di qualità e sicura. Ed è per questo motivo che la Regione Toscana cofinanzia questi percorsi nell’ambito di Giovanisì, il progetto per l’autonomia dei giovani.
“L’innovazione non è soltanto l’industria 4.0, il macchinario o la tecnologia. Certo, sono aspetti importanti, ma lo è soprattutto l’innovazione in termini di mentalità e quella la portano i giovani – ha aggiunto Bernard Dika, portavoce del presidente della Giunta regionale -. Per questo abbiamo bisogno di giovani nel settore agroalimentare. Siamo felici di sostenere questo percorso perché i giovani fanno due cose importanti: trovano il loro posto di lavoro in tempi brevi e aiutano la Toscana a restare forte nell’economia“.
In occasione della cerimonia di consegna dei diplomi, hanno dato le proprie testimonianze i diplomati nel percorso formativo “Farmer 4.0” Giuliano Cappellini, Leonardo Costanzo (stage ad Agronica Ibf) e Giacomo Crivelli (stage a Sfera Agricola srl); Roberto Bensi (stage a Morelli Liquori) e Ilaria Patacconi (società agricola Ampeleia) diplomati nel percorso “Gastronomo”; Elena Nanni studentessa al II anno nel percorso “Enofood Experience”.
Con loro gli interventi di alcune aziende che collaborano con Its-Eat: Marco Morelli, titolare dell’azienda “Liquori Morelli” ed Emanuele Rossini, direttore delle risorse umane della casa vitivinicola Ruffino.
I corsi promossi a Firenze, Grosseto e Pisa sono diventati un punto di riferimento per l’intero territorio regionale. L’obiettivo, adesso, è quello di insistere sulla diversificazione e qualificazione dei corsi.
“Questo tipo di iniziative – ha spiegato la direttrice della Fondazione Eat Academy, Paola Parmeggiani – sono importanti perché mettono al centro gli studenti e l’impegno che hanno speso nel loro percorso di apprendimento, valorizzandone competenze e motivazioni. Allo stesso tempo sono un’occasione per seminare fra le giovani generazioni la consapevolezza dell’importanza dell’alta formazione per cogliere opportunità di lavoro qualificate e gratificanti. Oltre l’80% delle ragazze e ragazzi che hanno frequentato i corsi biennali Its-Eat, infatti, trovano un lavoro coerente con le loro competenze entro i successivi 12 mesi. Un risultato significativo del quale siamo particolarmente orgogliosi come istituzione formativa. Agroalimentare e agroindustria nelle loro molteplici declinazioni – aggiunge la direttrice – sono comparti produttivi in continua espansione, che richiedono personale con elevate qualifiche professionali niente affatto semplici da trovare sul mercato del lavoro per le aziende. Oggi i corsi promossi a Firenze, Grosseto e Pisa dall’Its-Eat sono diventati un punto di riferimento per l’intero tessuto produttivo regionale, che assorbe la gran parte dei nostri diplomati. Dobbiamo insistere sulla diversificazione e qualificazione dei corsi, anche tenendo conto che il nostro export agroalimentare ha oramai abbattuto il muro dei 60 miliardi di euro, con ancora ampi margini di crescita“.