Agricoltura di precisione, la Toscana è stata tra le prime in Italia a puntare sulla “precision farming”. Una scelta che sta pagando: così la Regione ha scelto di puntare sull’agritech con una iniezione cospicua di risorse. Oltre 8 milioni per l’efficienza e la sostenibilità delle aziende agricole.
Tutte le informazioni sono contenute nel bando “Miglioramento della redditività e della competitività delle aziende agricole”. Grazie a strategie di gestione dell’attività agricola, basate su raccolta e elaborazione di dati ricavati con adeguate e moderne strumentazioni, si può intervenire sul campo con cognizione di causa.
Agricoltura di precisione, una risorsa
“Abbiamo fatto una scelta forte – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – un bando al passo con i tempi, in cui è importante ridurre gli sprechi di risorse e l’impatto sull’ambiente. La Toscana, tra le prime regioni a scommettere sulla precision farming al punto da investirci oltre 8 milioni, da tempo è allo studio di questa strada che permette di ridurre drasticamente, anche del 30%, gli input esterni come agrofarmaci, fertilizzanti e combustibili, consentendo una gestione “smart” delle coltivazioni e degli allevamenti e mantenendo alti anzi, migliorando gli standard di qualità”.
Un sostegno per i giovani agricoltori
I contributi, in conto capitale, sono rivolti agli imprenditori agricoli professionali (IAP) o soggetti ad essi equiparati che intendono realizzare investimenti, materiali e immateriali. Il bando è promosso nell’ambito di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani.
Meno consumi e sprechi, più produttività
“Le nostre imprese agricole in questo modo possono ottimizzare sforzi, ridurre consumi e sprechi, aumentare la produttività dei terreni – ha proseguito Saccardi – Anche per questo abbiamo deciso di elevare molto la percentuale di contribuzione a chi parteciperà al bando, andando oltre il consueto 40-50%. Ci auguriamo che gli imprenditori agricoli rispondano numerosi perché è con l’innovazione che la nostra agricoltura e l’ambiente possono guardare con più fiducia alle sfide del futuro, soprattutto in termini di impatto ambientale e resilienza ai cambiamenti climatici”.
Quando presentare la domanda
Gli oltre 8 milioni sono finanziati attraverso le risorse messe a disposizione dallo strumento dell’Unione europea per la ripresa (EURI – European Recovery Instrument) del Next Generation UE (NGEU). La domanda va presentata, a partire dal 20 gennaio al 6 marzo 2023.