Lo ha annunciato il ministro Dario Franceschini presentando il Recovery Plan per la cultura da oltre 6 miliardi di euro. Saranno destinati al restauro dello Stadio Artemio Franchi di Firenze ben 95 milioni di euro. Lo stadio è il capolavoro razionalista realizzato dall’architetto di fama mondiale Pier Luigi Nervi nel 1930-1932.
Già nel gennaio del 2021 il Ministero aveva posto il divieto all’abbattimento dello Stadio. Il sindaco di Firenze Dario Nardella è già al lavoro per definire un bando internazionale per il restauro dell’edificio che dovrebbe portare a una copertura totale degli spalti e alla riqualificazione di tutta l’area di Campo di Marte.
Per l’operazione stadio serviranno più di 100 milioni. La road map prevede tra 2021 e 2022 gli interventi di messa in sicurezza, relativi a staticità e miglioramento sismico dell’impianto e poi un concorso internazionale di idee propedeutico all’avvio dei lavori per il nuovo Franchi che – stando alle ipotesi del Comune – inizieranno entro la fine del mandato di Nardella, e quindi dal 2024.
Positivo anche il parere del Sovrintendente Andrea Pessina che mesi fa aveva dichiarato: “Ora bisogna vedere innanzi tutto quali sono le necessità, ci sono cose che non sono state ancora chiarite per esempio quali sono le necessità di spazi commerciali. Il vero tema è anche questo, non solo la capienza dello stadio. Va ripensata tutta l’area di Campo di Marte, c’è un grande lavoro da fare per la risistemazione urbanistica. Il Franchi non è un’isola separata dal contesto, bisogna pensare ai parcheggi, alla viabilità, alle aree verdi, ad altre funzioni per renderlo economicamente sostenibile nella sua gestione. Adesso è presto per dire cosa si possa fare. Però io penso che sia una bellissima sfida perchè la struttura è stupenda e con un progetto di grande livello potrebbe arricchire ulteriormente la città di bellezza.”