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L’arte abbraccia la Maremma, le installazioni artistiche da non perdere

Un fontanile giallo nella campagna di Capalbio, ma anche dodici monumentali frecce nel Parco Archeologico di Ansedonia, la quinta edizione del festival Hypermaremma, che dal 2019 opera in questa parte di Toscana, torna ad arricchire il paesaggio con opere site specific

La Maremma è una delle mete preferite dai turisti (toscani e non) per le vacanze estive, ma dal 2019 è diventata uno dei punti di riferimento per l’arte contemporanea grazie alle installazioni e l’arte diffusa del progetto Hypermaremma. Dalla costa fino ai campi più interni da aprile a settembre questa parte di Maremma viene abitata dall’arte contemporanea e da un pubblico in continua crescita. Per questa quinta edizione ci sono interessanti novità e alcune conferme delle passate edizioni (molto apprezzate e instagrammabili). Vediamole insieme.

Dal giorno alla notte

Nel Parco Archeologico dell’Antica Città di Cosa, ad Ansedonia c’è Dal Giorno alla Notte, installazione site specific ideata dall’artista romano, Felice Levini. Dodici frecce ciclopiche di colore rosso fuoco trafiggono il suolo del Parco Archeologico. Insieme alle frecce, appaiono sparse tra le rovine dei templi altrettante lastre di pietra che evocano i nomi delle dodici principali divinità romane: Apollo, Cerere, Diana, Giove, Giunone, Marte, Mercurio, Minerva, Nettuno, Venere, Vesta e Vulcano. Con quest’opera Levini racconta così la storia dell’antica colonia fondata dai romani sulla sommità della collina di Ansedonia nel 273 a.C. dopo la conquista di Vulci e dei territori etruschi limitrofi.

Rune

Sulle spiaggia della Tagliata di Ansedonia, del collettivo Parasite 2.0 ha creato la prima installazione del progetto Rune. Gli artisti hanno voluto approfondire la tradizione locale di costruzioni effimere e spontanee con l’impiego di materiali naturali riciclati rinvenuti lungo le spiagge, innescando così una riflessione sull’architettura nomadica ripensata al giorno d’oggi.

Fontanile

Partendo dalla struttura preesistente di un abbeveratoio degli anni ‘30 destinato alle vacche maremmane e recentemente ristrutturato da Terre di Sacra, Giuseppe Ducrot reinterpreta le forme per dare vita a un’architettura a sé stante inserita nel paesaggio incontaminato che la circonda. L’opera si trova presso la strada di Macchiatonda a Capalbio, nella tenuta dell’associazione Terre di Sacra che è stata fondata nel 1922 e che da oltre 100 anni si occupa della ristrutturazione e conservazione con l’obiettivo di proteggere e onorare il territorio maremmano. Per la realizzazione del Fontanile, Ducrot si è affidato alla Bottega Gatti di Faenza, che nonostante l’alluvione che ha colpito la Romagna a maggio 2023 è riuscita a concludere la produzione delle ceramiche che compongono l’opera.

Tulip

Un tulipano in calcestruzzo, alto sei metri, è stato posizionato presso la Polveriera Guzman di Orbetello, proprio di fronte alla laguna. Questa scultura, dell’artista Virginia Overton, è composta da tre elementi in calcestruzzo, disposti “schiena contro schiena”, ricavati da stampi preesistenti, su cui si inseriscono una serie di ‘finestrelle’ di vetro rosa. Questi segmenti sono tipicamente utilizzati nella costruzione delle gallerie, ora invece trovano una nuova declinazione come petali di un tulipano di cemento. Presentata per la prima volta in occasione della 59° Biennale di Venezia, Tulip attiva una nuova forma di collaborazione che punta a condividere importanti produzioni esistenti in dialogo con il paesaggio della Maremma.

Le conferme delle passate edizioni

Restano ancora visibili dalle passate edizioni alcune delle installazioni più apprezzate, fotografate e vissute di Hypermaremma. Tra queste ci sono: I giocolieri dell’armonia la monumentale installazione di Giuseppe Gallo nella Spiaggia della Tagliata di Ansedonia, presso La Barca. Dodici figure si susseguono in una processione evocativa, danzando in assenza di gravità. I loro profili si allungano dal suolo verso il cielo come ombre che si sdoppiano riflesse allo specchio. Ogni sagoma ha caratteri e identità differenti e racconta la vita non solo sviluppata nello spazio ma anche nel tempo, un percorso che collega in un’unica danza momenti diversi delle ere dell’uomo. In nature nothing exists alone l’ opera ambientale di Claudia Comte, a Pescia Fiorentina, interamente composta da tronchi di pino provenienti dal Monte Amiata, secondo il ciclo del diradamento selettivo che consente alle foreste una rigenerazione controllata. Comte impiega un materiale naturale per scandire un messaggio volto a sottolineare le origini del territorio e prende in prestito una frase tratta dalla nota biologa e scienziata statunitense Rachel Carson. Tra le conferme c’è anche Spazio Amato, la grande installazione luminosa al neon che l’artista Massimo Uberti ha appositamente realizzato per l’edizione 2020 di Hypermaremma come omaggio al paesaggio d’eccezione di questa area della Maremma. L’opera è ospitata dalle Terre di Sacra all’interno della cornice dell’oasi naturalistica del lago di Burano data in gestione al WWF.

In Nature Nothing Exists Alone, Claudia Comte – © Hypermaremma

L’associazione

Hypermaremma è una associazione culturale no profit che opera dal 2019 per la produzione e la promozione dei linguaggi dell’arte contemporanea in Maremma attraverso l’intervento di artisti contemporanei, invitati a relazionarsi con il territorio e la sua storia.

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