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Nell’oasi di Arnovecchio si attende la nascita dei pulcino di Svasso

Il 6 e 7 giugno nell’oasi naturale protetta di Empoli dopo un mese di cova è tutto pronto per monitorare l’evento. L’area è aperta al pubblico per una passeggiata nella natura.

Oasi di Arnovecchio
Nel prossimo fine settimana, sabato 6 e domenica 7 giugno, c’è un motivo in più per visitare l’Oasi di Arnovecchio, gioiello verde del Comune di Empoli: nel nido dello Svasso maggiore, dopo un mese di cova, dovrebbero finalmente nascere i primi pulcini.
Lo Svasso maggiore è un uccello tuffatore che frequenta le acque del laghetto di Arnovecchio tutto l’anno, immergendosi a diversi metri di profondità alla ricerca delle prede preferite che di solito sono pesciolini o invertebrati acquatici.
Nel mese di maggio costruisce un nido galleggiante, e da alcuni anni lo fa proprio di fronte all’osservatorio principale, costringendo i gestori dell’oasi ad attuare un protocollo speciale che eviti ogni possibile forma di disturbo.

Di solito veniva montato un potente cannocchiale, al quale si alternavano i visitatori, ma in tempi di Coronavirus gli esperti del Centro RDP Padule di Fucecchio garantiscono la sicurezza collegando una telecamera con un forte zoom ad un monitor.

svasso-arnovecchio

Sarà quindi possibile osservare in diretta i pulcini, che da piccoli vengono portati sul dorso da uno dei due genitori: una barchetta di penne e piume con quattro o cinque passeggeri che sporgono solo le testoline in attesa dell’imbeccata. Sarà anche l’occasione per ascoltare il canto dell’usignolo, osservare le libellule e le farfalle multicolori che volano sul prato o le fioriture di stagione come l’Orchidea piramidale, l’Aglio delle vigne, la Barba di becco e l’Iperico perforato.

 
L’area naturale protetta di Arnovecchio è aperta al pubblico, per salutari passeggiate nella natura, il sabato pomeriggio dalle 16 alle 19 e la domenica mattina dalle 9 alle 12. Nell’area sono state adotatte alcune semplici norme di sicurezza: obbligo di mascherina, di disinfettarsi le mani con il gel e di distanza interpersonale di un metro e ottanta. Sarà possibile entrare, a turno, nei capanni di osservazione, portandosi da casa un buon binocolo per vedere meglio gli ospiti alati del lago e del bosco.
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