Il prossimo weekend ad Arezzo si rinnova l’appuntamento con la Fiera Antiquaria la kermesse che da ormai 50 anni porta il nome della città toscana nel mondo. Quasi 300 banchi animeranno il centro storico presentando oggetti d’arte, mobili, gioielli, libri e stampe antiche, strumenti scientifici e musicali e ogni tipo di collezionismo compreso modernariato, vintage e artigianato di qualità.
Nella prossima edizione presso il chiostro della Biblioteca di Arezzo sarà ospitata una rappresentanza dei maestri lavoratori di ferro battuto di Stia. Due artigiani si esibiranno dal vivo offrendo ai visitatori dimostrazioni estemporanee, capaci di raccontare come la magia dell’incontro tra due elementi primordiali quali il ferro e il fuoco, abbia da sempre stimolato la fantasia e l’immaginazione dell’uomo che fin dalla preistoria utilizza questo metodo per produrre manufatti e oggetti d’arte.
Si tratta di un’anticipazione singolare ed esclusiva dell’importantissima Biennale d’Arte Fabbrile di Stia che, giunta alla sua XXIII edizione, verrà effettuata dai prossimi 29 agosto al 1 settembre 2019, L’evento creato dalla Fondazione Arezzo Intour insieme al comune di Pratovecchio Stia, che è uno dei soci istituzionali della Fondazione, nasce nella volontà di costruire azioni di promozione integrata delle eccellenze del territorio per la valorizzazione della “destinazione Arezzo”.
Nella due giorni della Fiera Antiquaria inoltre, la sede storica della Signa Arretii (in via Bicchieraia 30), aprirà le sue porte organizzando una mostra di foto inedite scattate da Mario Norberto Leone, apprezzatissimo artista e fotografo, che raccontano la Giostra del Saracino nel periodo che va dalla fine degli anni ’60 inizio fino a tutti gli anni ’70.
L’esposizione presenterà circa 40 riproduzioni messi a nostra disposizione dell’Associazione Signa Arretii dalla stessa famiglia Leone. L’ingresso è libero.