Dimenticatevi l’America. Le arachidi made in Tuscany crescono a Venturina, in provincia di Livorno e no, non le troverete su un albero. Se abbassate lo sguardo, scorgerete la pianta che si sviluppa in maniera davvero particolare: i frutti che siamo abituati a mangiare, infatti, nascono sotto terra (come avviene per le patate).
Lo sa bene Marco Razzolini, titolare dell’azienda Antica Torrefazione, che durante il webmeeting di Anci Toscana dedicato alle tipicità della Costa degli Etruschi ha spiegato come avviene la coltivazione delle noccioline in Val di Cornia.
Il terreno e il clima della Val di Cornia
Le arachidi, conosciute come bagigi, spagnolette, giapponi o cecini, vengono coltivate principalmente in Cina, India, Sudan, Nigeria e Stati Uniti ma, viste le caratteristiche del clima e del terreno di Venturina, si sono ambientate molto bene anche in Toscana.
“Appartenente alla famiglia delle Fabaceae (o Leguminose), la pianta necessita di un terreno sabbioso come è quello della Val di Cornia – racconta Marco Razzolini –. Il caldo umido, con acquazzoni improvvisi ma anche brevi, aiuta la coltivazione.
La pianta inoltre arricchisce il terreno di azoto, lasciandolo più fertile di quello che ha trovato, consentendo così la possibilità di rotazioni colturali. E si ha una redditività maggiore rispetto alla coltivazione del grano e del girasole”.
La storia dell’azienda
“La nostra azienda è nata nel 2007, ma prima di diventare agricoltore, sono stato commerciante. Abbiamo costruito tutto ex novo e adesso ci dedichiamo alla produzione di arachidi e di derivati delle arachidi, per un totale di 10 tonnellate annue di produzione.
Per il ciclo di lavoro abbiamo acquistato delle trebbiatrici cinesi perché le macchine americane sono troppo grosse per i nostri territori. Per lo sterramento, invece, usiamo delle macchine che si usano anche per la coltivazione di patate”.
I prodotti derivati
Dall’arachide, che viene coltivata in primavera e in estate, derivano altre specialità: addormentasuocere (le caratteristiche praline caramellate che si trovano spesso alle fiere), barrette, croccanti, biscotti e crema di arachidi. Quest’ultima consiste in una crema dolce-salata realizzata sulla falsa riga del burro d’arachidi americano.
I canali di vendita
“La vendita diretta – continua l’imprenditore – è il nostro canale di distribuzione principale però utilizziamo anche altre piattaforme online. Siamo presenti su Amazon, eBay e Cortilia, che è una piattaforma del nord Italia che distribuisce frutta e verdura fresche porta a porta. Internet è per noi uno strumento molto importante“.
Agricoltura e turismo rurale
L’azienda ha anche un agriturismo che consente ai visitatori di “vivere” un’esperienza di viaggio rurale e alternativa. Accanto ai prodotti turistici più conosciuti, è sempre più diffusa la ricerca di itinerari slow, lontani dai flussi tradizionali, che vadano a scoprire tipicità “nascoste”, come le piccole aziende agricole, le eccellenze agroalimentari, le tradizioni locali.
“I nostri ospiti hanno l’opportunità di scoprire dal vivo la coltivazione delle arachidi – conclude Marco Razzolini –. La cosa più interessante? È vedere le loro facce quando si accorgono che la nocciolina nasce sotto terra”.