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Tropicalismo, funk e psichedelia made in Italy: pronti a ballare con gli Aquarama?

Dopo due album, svariati tour in Francia e Germania e le aperture per band internazionali come La Femme, Nouvelle Vague, Badbadnotgood, A Place To Bury Strangers e Papooz gli Aquarama tornano finalmente in concerto nella madre patria sabato 29 aprile al Glue Alternative Concept Space di Firenze

Dopo un tour che li ha portati a suonare in tutta Europa al punto che potrebbero tranquillamente fare da testimonial per il Made in Italy al posto della Venere del Botticelli finalmente sabato 29 aprile torneranno in concerto “a casa”.

Stiamo parlando degli Aquarama band nata nel 2016 dall’incontro dei fiorentini Dario Bracaloni, dj e promoter musicale e Guglielmo Torelli, designer e visual artist, un duo che fonde groove ispirati dal pop-psichedelico anni ’60, il funk, suggestioni tropicali e ambientazioni da colonna sonora all’italiana, nel solco di Umiliani, Piccioni e Morricone.

Dopo due album, svariati tour in Francia e Germania e le aperture per band internazionali come La Femme, Nouvelle Vague, Badbadnotgood, A Place To Bury Strangers e Papooz gli Aquarama tornano finalmente in concerto nella madre patria sabato 29 aprile al Glue Alternative Concept Space di Firenze.

Ecco la nostra intervista a Dario Bracaloni voce della band

Ciao ragazzi! So che state affrontando un tour europeo di tutto rispetto, come sta andando? Riscontrate differenze nel pubblico che vi segue tra l’Italia e il resto dell’Europa?

Ciao Costanza! Mentre ti scriviamo stiamo giusto passando la frontiera tornando in Italia. La differenza maggiore sta nel numero di persone che compongo il pubblico interessato: c’è poco da fare, progetti come il nostro hanno maggiori possibilità di esprimersi negli altri paesi europei, c’è un interesse maggiore verso determinate sonorità che da noi sono in secondo piano nella maggior parte dei casi. Non che sia un particolare cruccio per noi, ci piace viaggiare e l’avventura di Aquarama è nata anche per poter visitare altri paesi con e grazie alla musica.

l’attenzione si sta spostando sempre di più verso i progetti mainstream che registrano i soldout, il cosiddetto underground ha praticamente cessato di esistere. O forse sta solo invecchiando?

Trovare spazi in cui suonare è il problema N.1 per ogni band del Belpaese, mi sembra che però non sia il vostro caso…

Con tanti sacrifici e un lavoro costante siamo riusciti a crearci un network che ci consente di suonare molto spesso all’estero, soprattutto in Francia e Germania, mentre in Italia suoniamo meno di quanto vorremmo ma d’altronde in questo momento non ce ne sono le possibilità e quindi si guarda altrove.

Mi sembra che ultimamente la richiesta di concerti sia aumentata, noto che vanno praticamente quasi tutti sold out. Mi sembra insomma che ci sia davvero tanta voglia di musica live. E’ una cosa che riscontrate anche voi?

Assolutamente, c’è una discreta voglia di socialità in primis, di stare insieme e vivere esperienze comuni come un concerto. C’è da dire però che l’attenzione si sta spostando sempre di più verso i progetti mainstream che registrano quindi i soldout, il cosiddetto underground ha praticamente cessato di esistere. O forse sta solo invecchiando?

Il vostro ultimo disco Teleskop è di qualche anno fa ma il nuovo singolo Tsunami ci dà già qualche vibes sul nuovo disco, come sarà? Quando uscirà? Dateci qualche anticipazione siamo curiosi…

Nel mentre dopo Tsunami è uscito un altro singolo che si chiama In Orbita ed è il primo brano in italiano che abbiamo pubblicato. Non sappiamo ancora quando uscirà un disco, sicuramente presto uscirà un altro brano. Rispetto alle nuove produzioni possiamo dirti che da diversi anni ci stiamo dedicando principalmente all’ascolto di library music e colonne sonore vintage e di tanta musica italiana del passato in generale, inoltre stiamo vivendo anche un discreto ritorno di fiamma per un grande amore della nostra adolescenza, la psichedelia.

Tsunami è una sorta di lunga ouverture per un immaginario film, c’è un regista per cui vi piacerebbe lavorare?

Sarebbe bello se Alejandro Jodorowsky utilizzasse l’intelligenza artificiale per realizzare Dune esattamente come se lo era immaginato, con Dalì, Jagger, Moebius, Giger e compagnia bella. Solo che invece dei Gong potrebbe chiedere a noi di fare la colonna sonora 😉

Al Glue di Firenze celebreremo il vostro ritorno a casa in piena regola, cosa dobbiamo aspettarci?

Un set prevalentemente strumentale che vorrebbe prendere il pubblico per mano e prima condurlo in territori onirici e poi riportarlo a terra per ballare e sudare.

Cosa riserverà la prossima estate per gli Aquarama?

Tanti concerti, si riparte a maggio per tornare in Francia e Svizzera, poi a giugno Spagna e Olanda ma soprattutto il 23 giugno avremo l’opportunità di aprire la data unica italiana degli Os Mutantes a Milano! Conoscere Sergio Dias di persona è letteralmente un sogno che diventa realtà per dei fan del tropicalismo con noi.

AQUARAMA
Aftershow djset
Ingresso riservato ai soci Glue/US Affrico
Costo della tessera annuale 13 €

Aquarama

Informazioni sull’evento:

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