I Lady in the Radiator pubblicano il loro primo singolo: si intitola “Aquamarine” e è uscito su tutte le piattaforme digitali per Golden Factory Records. Il duo pratese composto da Lorenzo Robin Frosini (chitarra, basso) e Sara Parigi (voce, tastiera, chitarra) ha vinto la XXXI edizione del Rock Contest di Controradio che ha visto in giuria artisti del calibro di Diodato, Vasco Brondi, Andrea Appino e Rachele Bastreghi.
Il nuovo singolo, prodotto da Alessio Pepi, vede la collaborazione artistica del batterista Donald Renda ed è stato mixato e masterizzato da Andrea Pelatti. I Lady in the Radiator stanno preparando l’uscita di altri due singoli che anticiperanno l’album d’esordio.
Ecco la nostra intervista alla cantante Sara Parigi
Ciao Sara! Più o meno un anno fa mi trovavo a Officina Giovani a Prato per vedere il vostro concerto, eravate “freschi” della vittoria al Rock Contest. Cos’avete fatto in questo 2020, avete lavorato al disco?
Si abbiamo lavorato al disco e ci sono stati mille ritardi legati purtroppo alla pandemia. Siamo contenti di aver pubblicato qualcosa nel 2020.
Sono molto curiosa di sapere qualcosa sul nuovo disco, raccontami…
Il nuovo disco ancora non ha una data d’uscita, non abbiamo ancora le tempistiche. Sappiamo che faremo uscire in primavera altri due singoli. I pezzi però sono tutti pronti. Aquamarine è l’ultimo che abbiamo scritto durante la quarantena a marzo. Io e Lorenzo lavoriamo insieme, di solito qualcuno propone la musica e da lì io scrivo la voce fino a fare l’arrangiamento completo.
Di cosa parla Aquamarine?
Si tratta di una specie di filastrocca, la melodia è molto semplice, tenera, bambinesca si potrebbe dire. Ci siamo immaginati due personaggi di un mondo fantastico. Penso che sia frutto anche del momento che vivevamo. Avevamo bisogno di evadere. Il periodo era quello del lockdown tutto chiuso, tutto fermo, stagnante. Invece la canzone scorre, non si sa dove va a finire.
La cosa che mi stupisce dei vostri pezzi, è che hanno sempre questi suoni molto particolari che sembrano provenire da un altro luogo, così cristallini, quasi magici
Forse è dovuto al fatto che ascoltiamo tantissima musica diversa, dalla classica al rap, mondi che non c’entrano niente con il nostro genere. Forse dipende da quello, dalla varietà di ascolti che facciamo. Ci annoiamo con le cose scontate. Vorremmo essere noi, unici. L’ispirazione per Aquamarine è nata da Lorenzo che stava cercando un’accordatura indiana ed era in fissa con “Optimistic” dei Radiohead, dove appunto Johnny Greenwood ha un’accordatura particolare.
I prossimi passi?
A breve uscirà il video di Aquamarine, poi un altro pezzo molto diverso da questo. Sarà molto più ‘rock’, vedrete un’altra sfaccettatura di noi. Lunedì 21 dicembre parteciperemo alla finale del Rock Contest, all’interno della trasmissione ci saremo anche noi con un piccolo live.