La Regione Toscana stanzia per il prossimo anno 375 milioni di euro per le attività destinate a persone anziane, non autosufficienti e con disabilità. La misura è stata approvata con una delibera presentata dall’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli: le risorse saranno destinate in gran parte a sostenere la domiciliarità e l’autonomia delle persone e a consentire il mantenimento degli anziani non autosufficienti nelle Rsa e nei centri diurni.
“Con questa delibera assegniamo risorse per il Fondo per non autosufficienza e per la disabilità – ha detto il presidente della Regione, Eugenio Giani – ma allo stesso tempo sosteniamo la domiciliarità delle cure e l’autonomia delle persone con disabilità dando forza a Rsa e Centri diurni. È un altro passo avanti, fondamentale, per rinsaldare il rapporto della Regione coi territori”.
Lo stanziamento aumenta lievemente le risorse del 2023, sottolinea l’assessora Spinelli. “Questo nonostante la difficile fase finanziaria che la Regione si trova a fronteggiare. Sono risorse importanti perché destinate a finanziare servizi e percorsi socio-sanitari necessari a garantire l’assistenza e la presa in cura complessiva delle persone più fragili, a migliorarne la qualità della vita, nel proprio spazio domestico o nelle strutture preposte, quando la situazione lo richieda”.
Le risorse stanziate
La Regione assegna dunque alle Asl e alle Sds e Zone Distretto, prima dell’inizio del nuovo anno, l’intero budget a disposizione per il 2024. “Questo è importante affinché possa entrare da subito nella disponibilità e nell’attività di programmazione dei territori”, ha concluso l’assessora Spinelli.
Secondo la ripartizione stabilita, 58 milioni di euro serviranno a garantire i servizi domiciliari rivolti a persone anziane non autosufficienti; circa 13 milioni di euro verranno utilizzati per il sostegno alla domiciliarità e all’autonomia alle persone con disabilità. Inoltre 219 milioni di euro saranno messi a disposizione delle Aziende sanitarie per l’inserimento ed il mantenimento degli ultrasessantacinquenni non autosufficienti nelle Residenze sanitarie assistenziali e nei Centri diurni e 85 milioni per garantire servizi domiciliari a persone con disabilità, oltre all’inserimento ed il mantenimento in strutture residenziali e semiresidenziali.