Nella cornice della XXXVIII assemblea annuale Anci si è svolta l’esercitazione di Protezione civile della “Colonna mobile degli enti locali”, organizzata da Anci insieme al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. Una nuova realtà che andrà ulteriormente a rafforzare il sistema di protezione civile nel momento della risposta all’emergenza.
L’iniziativa andata in scena a Parma ha coinvolto i nuclei di Protezione civile di nove dei 14 Comuni capoluogo di Città metropolitane (Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Roma, Torino e Venezia) e ha simulato interventi mirati a garantire la continuità amministrativa degli enti coinvolti durante una calamità naturale.
Cos’è la colonna mobile
La colonna mobile è quell’insieme di uomini, mezzi, moduli e procedure che viene attivata e opera nelle emergenze nazionali all’interno del sistema nazionale di protezione civile. Quella degli enti locali è complementare alle colonne mobili delle singole Regioni e ha l’obiettivo di dare continuità amministrativa delle strutture territoriali, supportando i Comuni colpiti, spesso di piccole dimensioni, nelle complesse operazioni necessarie per il superamento dell’emergenza.
Uomini e mezzi
I 14 capoluoghi hanno messo a disposizione finora 900 unità di personale pronte a partire in caso di necessità con la colonna mobile degli Enti Locali e per l’acquisto dei mezzi e degli strumenti hanno potuto contare su uno stanziamento di 12,5 milioni di euro (Art. 41 comma 4 del DL 50/2017).
La colonna mobile degli enti locali “è il risultato di un grande svolto da Anci Nazionale insieme al Dipartimento di Protezione Civile – ha commentato Paolo Masetti, sindaco di Montelupo Fiorentino e delegato Anci alla protezione civile – dare corpo e struttura a quella solidarietà che i nostri comuni sono in grado di esprimere a supporto dei comuni colpiti da eventi emergenziali. Invitiamo anche gli altri Comuni italiani ad aderire a questo esercizio di solidarietà. È importante che ognuno di noi contribuisca”.
L’Anci, infatti, sta ora consolidando questo progetto andando ad ampliare e coinvolgere altri Comuni italiani che voglio partecipare a questa realtà e attuare il principio di mutuo soccorso tra i Comuni, riconosciuto anche dal nuovo Codice di Protezione civile e dalle norme di attuazione come la Direttiva sulla pianificazione di protezione civile.
Durante l’assemblea, Anci ha poi consegnato un riconoscimento ai Servizi comunali di protezione civile degli 11 Comuni appartenenti alla Colonna mobile enti locali, per l’impegno e la dedizione dimostrati in costanza di emergenza sanitaria Covid-19, nel condurre le attività di progetto e partecipare alla costituzione dell’innovativo sistema di supporto per assicurare la “continuità amministrativa” e il mutuo sostegno tra i Comuni in occasione di eventi emergenziali di protezione civile. Sono stati premiati i servizi comunali di protezione civile di Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Roma Capitale, Torino e Venezia.
“Sono convinto che ci sia un solo modo per affrontare le difficoltà e le emergenze: fare sistema. Queste iniziative hanno il pregio di mettere a confronto esperienze diverse e di valorizzare buone pratiche che possono essere replicate anche in altri Comuni. Questo credo che sia il senso profondo della missione di Anci in quanto coordinamento fra enti locali ed è con questo obiettivo che mi approccio alle diverse iniziative portando sia la mia esperienza di primo cittadino, sia le competenze acquisite in tanti anni di lavoro nell’ambito della Protezione Civile”, ha concluso Masetti.