Il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini ha visitato giovedì 4 novembre la villa medicea dell’Ambrogiana a Montelupo Fiorentino, ex ospedale psichiatrico giudiziario e oggi a disposizione del Demanio. Franceschini ha dichiarato: “Questo è un luogo splendido, è evidente che qui serva un grande progetto nazionale per le risorse che servono non può essere messo solo sulle spalle del Comune o della Regione Toscana. Siamo qui assieme per mettere assieme energie e risorse, per farlo diventare un grande progetto di recupero della villa medicea a scopo culturale“.
Tra le ipotesi la villa potrebbe diventare una sede del progetto Uffizi diffusi: “C’è una bella idea su cui sta lavorando il direttore degli Uffizi per portare qua una parte delle opere – ha aggiunto il ministro -, anche perchè molte di queste venivano da qua. Non si possono però annunciare cose sicure se prima non si hanno risorse per farlo. Lavoreremo insieme, siamo già d’accordo, in parte la Regione in parte lo Stato e il Comune per questo che vedo come un grande progetto per il Paese”.
“Ci sono tante prove in giro per l’Italia di rilancio di musei che non avevano la piena utilizzazione e di zone conosciute per i loro problemi, come Pompei, e oggi sono un riferimento per il modo di gestire le risorse pubbliche. Un disegno di valorizzazione della villa dell’Ambrogiana ci consentirebbe di rafforzare il territorio e, inoltre, di ragionare su un progetto di rafforzamento degli Uffizi che è partito con una riforma che ha unito Palazzo Pitti, il Corridoio Vasariano e Boboli in un’unica istituzione culturale, la più grande del mondo e su questo dovremo investire, lo faremo”.
Schmidt: alla villa Ambrogiana il “fratello” del corridoio Vasariano
Nella Villa Ambrogiana arriverà dunque il progetto Uffizi Diffusi che porterà opere del museo fiorentino nell’ex manicomio. Il primo step però sarà la messa in sicurezza della struttura e i lavori antisismici che sono a carico della Sovrintendenza.
Eike Schmidt direttore degli Uffizi ha dichiarato: “Ci sono almeno 100 opere che oggi giacciono nei depositi ed erano storicamente qui alla villa medicea dell’Ambrogiana: dalle nature morte del Bindi, fino ai quadri religiosi del Cinqui che decoravano quel ‘fratello’ del Corridoio Vasariano che abbiamo proprio qui all’Ambrogiana. Considerate quanta gente viene a Firenze per vedere il Corridoio Vasariano – ha aggiunto – e questo dal 2022 sarà possibile ma qui a Montelupo ne abbiamo un altro, nel mezzo della natura: chi ne ha visto uno vorrà vedere sicuramente l’altro, magari in un secondo viaggio. Qui c’è una grande sinergia che creerà economia e posti di lavoro”.
Il turismo italiano: strategie contro l’overbooking
“C’è una strategia su cui il Paese dovrà ragionare e che stiamo affrontando, – ha concluso il Ministro Franceschini – perché il turismo internazionale tornerà imponente come lo era nel 2019, con grandi opportunità ma anche grandi problemi che sono l’intasamento di alcune città d’arte. Quello che i vari Governi in continuità stanno cercando da anni è moltiplicare i luoghi capaci di attrarre turismo internazionale.
L’Italia è piena di città d’arte e di borghi, ville, bellezze archeologiche e paesaggistiche che non richiamano il turismo internazionale come potrebbero non è più solo un’esigenza per diffondere crescita e ricchezza, ma anche per decongestionare luoghi con problemi di overbooking”.