Un aiuto alle imprese danneggiate dall’alluvione arriva dalla nuova ordinanza di oggi, la numero 96, firmata del Commissario straordinario all’emergenza alluvione e presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
Le aziende delle province di Firenze, Livorno, Pisa, Pistoia e Prato alluvionate, comprese quelle agricole, potranno vendere i loro prodotti anche al di fuori dei locali di produzione, degli esercizi commerciali o all’esterno, su aree pubbliche o private indicate dai Comuni, senza bisogno di ulteriori titoli. Sarà permessa anche la vendita a prezzi ribassati.
“Favorire la vendita di tutti quei prodotti già pronti ma che a causa dell’alluvione rischiano di non essere commercializzabili attraverso i consueti canali di vendita – spiega Giani – è la motivazione di questa ordinanza. È un modo per aiutare concretamente le aziende produttrici che hanno bisogno di liquidità immediata e rischiano invece di dover buttare via anche prodotti integri nella loro funzionalità ma con imballaggi danneggiati. Chi vuol aiutare le aziende colpite dall’alluvione potrà avere anche questo strumento per farlo”.
Permessi anche gli sconti
“Le vendite dei prodotti alimentari e non alimentari, artigianali – precisa il presidente Giani – saranno consentite anche a prezzi ribassati, scontati, permettendo così una certa liquidità per le imprese così fortemente danneggiate, con la possibilità di vendite online dei prodotti e l’organizzazione anche di appositi eventi”.
L’ordinanza avrà valore fino al 15 dicembre. La vendita sarà possibile a patto che per i prodotti alimentari sia garantita l’integrità igienico-sanitaria e che per i prodotti non alimentari siano integre le caratteristiche e la funzionalità, ovvero nei casi in cui il maltempo abbia danneggiato esclusivamente l’imballaggio o il confezionamento.
“L’ordinanza per consentire le vendite speciali alle imprese colpite dall’alluvione – aggiunge l’assessore alle attività produttive della Toscana, Leonardo Marras – è un modo per dare riscontro velocemente e in modo concreto alle esigenze di quanti si trovano ad affrontare una situazione di emergenza con molta merce danneggiata e le attività ferme. Dare loro la possibilità di vendere la merce anche al di fuori dei canali e degli spazi consueti, li aiuta ad avere, almeno in parte, continuità economica oltreché a smaltire parte del magazzino. La situazione è estremamente complessa ed ogni iniziativa può essere utile a aiutare la riattivazione del lavoro.”