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Alluvione, Monni: “Per il fiume Agna servono 60 milioni, Regione pronta con il progetto”

Sopralluogo dell’assessora regionale a Montale, un altro luogo oggetto di emergenza nazionale dopo gli eventi catastrofici del novembre 2023

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Dopo Campi Bisenzio e la Val di Cecina, un altro sopralluogo dell’assessora all’ambiente e difesa del suolo Monia Monni nei luoghi della Toscana colpiti dalle alluvioni e oggetto di emergenza nazionale. Il 17 gennaio è stata la volta di Montale, dove il torrente Agna nella piena della notte fra il 2 e il 3 novembre del 2023 è sprofondato sommergendo con acqua e detriti tutta l’area produttiva intorno a via Guido Rossa, a pochi metri dall’alveo del torrente.

Qui la Regione ha agito immediatamente a ridosso dell’alluvione, con le somme urgenze (tutte ultimate). Circa 3 milioni di euro per Montale, di cui oltre 2 milioni proprio per l’Agna dove il Genio civile ha eseguito i lavori per l’immediato ripristino delle situazioni più critiche. “Ma c’è bisogno di molte più risorse”;  avverte Monni. L’intervento infatti si presenta “complesso; va fatta la risagomatura totale, riducendo gli argini, abbassando e allargando il letto del fiume. Un intervento molto esteso che necessita di circa 60 milioni,  di cui circa 25 milioni servono per i primi stralci assolutamente urgenti, considerati indispensabili dal Genio civile. Per farci trovare pronti nell’interlocuzione col Governo, la Regione ha anticipato le risorse per i progetti, ma le risposte dal Governo non ci sono”.

L’assessore sottolinea la necessità si un intervento da Roma. “Dopo più di un anno – dice – non sappiamo proprio niente né di questi 60 milioni per l’Agna né della richiesta complessiva di oltre 1 miliardo necessario per la ricostruzione su tutti i territori colpiti dagli eventi alluvionali”. Per accelerare i tempi, la Regione trasferisce “risorse dal bilancio regionale alla contabilità del Commissario, per poterle utilizzare subito per le progettazioni, in modo da avere progetti pronti quando arriveranno i soldi del Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea”. Per quanto riguarda i ristori sono stati erogati contributi regionali, è stato spiegato che alle famiglie  sono andati corca  470mila euro.

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