“Chi siete? Che portate? Un fiorino!“: Massimo Troisi, ricordando la celebre gag di “Non ci resta che piangere” avrebbe approvato l’idea dello Storico Mercato Centrale di Firenze. Martedì 10 settembre, in occasione della Festa dell’Uva, si torna a fare acquisti in fiorini. Proprio come una volta.
Al piano terra dello Storico Mercato Centrale, dalle 20, si terrà il tradizionale appuntamento con la Festa dell’uva, all’insegna delle eccellenze toscane. Un evento pensato per dare lustro alle attività e a tutto il quartiere di San Lorenzo.
La schiacciata con l’uva dei rioni
A partire dalle 20, al piano terra aperto di sera in via eccezionale, si potranno assaggiare i prodotti tipici dello Storico Mercato Centrale ma anche la schiacciata con l’uva preparata dai forni del rione. Non mancheranno primi, secondi e antipasti e naturalmente il vino di Firenze del consorzio Chianti Colli Fiorentini.
Il tutto acquistabile scambiando le proprie monete con i fiorini all’ingresso dello Storico Mercato Centrale. L’iniziativa rientra nell’ambito dei festeggiamenti dei 150 anni dello Storico Mercato Centrale.
Un modo per valorizzare il mercato
“Si tratta di un modo per valorizzare il mercato, il quartiere di San Lorenzo e favorire la relazione tra residenti e commercianti. Un’occasione per invitare tutti i fiorentini a scoprire la bellezza della nostra storia e della nostra identità” spiega Massimo Manetti, presidente del consorzio del Mercato Centrale.
La serata sarà anche l’occasione per consegnare il premio Labor Omnia Vincit che ogni anno viene assegnato ai personaggi che si sono distinti per il proprio impegno nel rione. Il premio è nato dalla collaborazione con lo studioso e storico Luciano Artusi che nella storia fiorentina ha ritrovato come il Mercato Centrale, oltre ad essere nel cuore di Firenze, si trovi all’interno del gonfalone del Lion d’Oro, che ha come simbolo il leone dorato in campo azzurro.
Da questa ricerca è nata la voglia di valorizzare le attività che, nel quartiere di San Lorenzo, preservano la storicità della vita fiorentina e salvaguardando la tradizione.