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Allo spazio Arno Vivo di Pisa un mese di cumbia, bossa e afrobeat tutto da ballare

In attesa del festival Pisa Jazz Rebirth che si terrà in luglio al Giardino Scotto via agli eventi collaterali con tre live con protagonista il sound più trascinante da Africa e America Latina

Kumbia Boruka

Conto alla rovescia per la quarta edizione del festival Pisa Jazz Rebirth a cura di Associazione ExWide con la direzione artistica di Francesco Mariotti e il contributo di Fondazione Pisa, Ministero della Cultura, Regione Toscana e Comune di Pisa.

Per scaldare i motori, in attesa delle star che a luglio calcheranno il palco del Giardino Scotto lo spazio Arno Vivo (lungarno Bruno Buozzi 1) ospiterà tre concerti con sonorità da tutto il mondo.

Apertura delle danze il 14 giugno con AfroQuiesa Orchestra, formazione che mescola atmosfere funk, jazz e beat afro per una performance tutta da ballare.

Il 21 giugno arriva direttamente dal cuore pulsante del Messico Kumbia Boruka, un’esperienza potentissima che innesta la cumbia colombiana classica con reggae, dub, desert rock e psichedelia.

E per finire la bassista Rosa Brunello presenterà il nuovo album “Senseless Acts Of Love” fresco di pubblicazione per l’etichetta losangelina Domanda Music il 28 giugno.

AfroQuiesa Orchestra, ospiti a Pisa il 14 giugno, sono un collettivo dallo spirito universale nato quasi un decennio fa da un’idea di Tommaso Marraccini ed Emanuele Volpi, rispettivamente batterista e chitarrista della band. Oggi AfroQuiesa conta dieci artisti sul palco – insieme ai fondatori Alessandro Andreoni al basso, Francesco Viani alla chitarra, Paolo Quattriglia alle percussioni, Andrea Baroni alle tastiere, Andrea Battistoni alla tromba, Alessandro Giannotti al trombone, Ilaria Sebastiani al flauto e Gabriel Petretti al sax – e propone un gioco costante tra generi differenti: jazz-funk, afrofunk e world music.

Imperdibile la data del 21 giugno con Kumbia Boruka: band multiculturale con sede a Lione, in Francia, le cui radici affondano nella città di Monterrey, nel nord del Messico, dove la cumbia è l’inno del quartiere e dove è nata la leggenda della cumbia messicana, Celso Piña. Hernán Cortés, leader dei Kumbia Boruka, ha imparato a suonare la fisarmonica da questo grande maestro e lo ha accompagnato in lunghe tournée internazionali. La musica della band riflette il suono delle strade messicane: cumbia classica mescolata con influenze di reggae, dub e musica tropicalemelodie psichedeliche di chitarra elettrica, un’ampia sezione ritmica che include guacharaca e congas, potenti ed emozionanti arrangiamenti di ottoni e, ultimo ma non meno importante, il suono brillante della fisarmonica. Il risultato è una nuova cumbia, ibrida e piena di potenza, intense sonorità tropicali con un’energia feroce che abbraccia i ritmi dell’America Latina. Otto musicisti che danno vita a una macchina dal suono impressionante: accanto a Hernán Cortés alla fisarmonica e voce Christian Briseño alla voce, Tadeo Cortés alle percussioni, Rodrigo Bastidas al basso, Miguel Miño alla chitarra elettrica, Cyril Gelly alla batteria e timbales, Swann Vuillermoz al trombone , Clément Buisson alla tromba,

Chiusura il 28 giugno con Rosa Brunello, bassista e compositrice capace di muoversi agilmente tra improvvisazioni libere e rock elettrico, dub e musica sudamericana. Ama fondere suoni acustici ed elettronici per sfidare i confini tra generi e vivere secondo il suo motto di musica senza confini. Ha sviluppato lo stile musicale durante gli studi a Berlino, Parigi e Amsterdam, affinando un suono personale attraverso esibizioni in tutto il mondo. Viaggiatrice curiosa, costantemente attratta da percorsi alternativi, negli anni ha collezionato collaborazioni con artisti come Dee Dee Bridgewater, Maurice Louca, Yazz Ahmed, Tommaso Cappellato, Tamar Osborn, Camilla Battaglia, Alessia Obino, Chelsea Carmichael ed Enrico Terragnoli. “Senseless Acts Of Love”, nuovo lavoro discografico uscito a maggio, è una testimonianza del potere della musica, in un’avventura che parla il linguaggio dell’amore.

Rosa Brunello
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